Stando a quanto riporta il sito The Information, c’è una lotta di potere in corso tra i team iCloud, quello che si occupa di iMessage, iTunes, le applicazioni e così via, da una parte e quello che gestisce Siri dall’altra.
Nello specifico, il team che si occupa di Siri, in particolare, guidato da Patrick Gates, si confronta in maniera ostile, cercando di contendere la guida strategica dello sviluppo dei sistemi, con quello più propriamente strutturato dentro iCloud, guidato da Eric Billingsley. Questo perché Apple avrebbe deciso di estendere la piattaforma di cloud computing di Siri, facendole assorbire alcune dei servizi di iCloud, come iTunes e iMessage La transizione avrebbe creato tensioni facendo sentire a disagio alcuni dipendenti preoccupato per il loro futuro lavorativo, in particolare quelli arrivati nel team di Billingsley.
Ci sono stati incontri con le due parti che hanno discusso apertamente, ognuna delle quali affermando di riuscire a fare meglio dell’altra il proprio lavoro. Gli scontri avrebbero ad ogni modo indotto un ingegnere-chiave, arrivato in Apple nel 2010 con l’acquisizione delle tecnologie legate a Siri, a lasciare e ora pare che anche altri starebbero meditando di fare la stessa cosa. Due ingegneri che si occupano di supervisionare servizi quali iTunes e Siri sarebbero ai ferri corti, un “pantano politico” dal quale l’unica via di uscita potrebbe essere l’allontanamento dei responsabili. Le frizioni starebbero infatti determinando un rallentamento dei piani che dovrebbero condurre Apple ad avere una infrastruttura tutta sua nel settore dei servizi cloud.
Apple al momento è impegnata a costruire “in casa” le infrastrutture iCloud, per rafforzare la sicurezza nel mezzo della discussione in corso negli USA sulla cifratura. Denominato “Project McQueen“, il progetto di Apple mira a infrastrutture di cloud storage che la renderanno indipendente da Amazon, Microsoft e Google, aziende alle quali al momento è costretta a rivolgersi per l’impossibilità di servire tutti i clienti dei servizi cloud con i soli data center dei quali dispone al momento in varie parti del mondo.