Apple continua ad eliminare materiali tossici dai propri dispositivi e prodotti. Nel suo ultimo Report Ambientale, Apple spiega di avere dato il via al Full Material Disclosure, un programma di totale trasparenza sui materiali, per identificare tutte le sostanze presenti nei componenti utilizzati. “Siamo già riusciti ad analizzare più di 10.000 singole parti” si legge nel documento “e il numero cresce di giorno in giorno”. “Usiamo 18 criteri diversi per valutare le sostanze chimiche rilevate, e questo ci aiuterà a capirne meglio gli effetti sulla nostra salute e sull’ambiente”.
“Quando rileviamo una sostanza nociva nei nostri prodotti, troviamo il modo di ridurne la quantità, eliminarla del tutto o sviluppare nuovi materiali più sicuri. Ci adoperiamo anche per rimuovere le sostanze tossiche dai nostri processi produttivi e metodi di riciclo, proteggendo così i lavoratori e limitando l’inquinamento geologico, idrico e atmosferico”.
Qui di seguito le sostanze rilevate ed eliminate:
- Berillio – rilevato nelle leghe di rame usate per la produzione di connettori e molle. Apple spiega che sta eliminando questa sostanza da tutti i nuovi prodotti;
- Mercurio – eliminato dal 2009 “Nei nostri display abbiamo sostituito le lampade a fluorescenza contenenti mercurio con i LED, privi di mercurio e anche più efficienti sul piano energetico”;
- Piombo – “Del tutto eliminato dai nostri display e dalle saldature a partire dal 2006”;
- Arsenico – tradizionalmente usato nella produzione del vetro “Lo abbiamo eliminato dai vetri dei nostri display a partire dal 2008”.
- PVC e ftalati – ancora usati nei cavi di alimentazione e degli auricolari prodotti da molte aziende “Abbiamo sostituito queste sostanze con elastomeri termoplastici. Fanno eccezione i cavi di alimentazione venduti in India e Repubblica di Corea, dove Apple è in attesa di ricevere dal governo il via libera all’utilizzo di materiali alternativi a PVC e ftalati;
- BFR (ritardanti di fiamma bromurati) – eliminati da migliaia di componenti come chassis, circuiti stampati e connettori a partire dal 2008: sono stati sostituiti con idrossidi metallici e composti fosforici più sicuri.
Apple afferma di pretendere dai fornitori “standard ben più rigidi di quelli previsti dalle leggi locali a tutela dell’ambiente. “I tossicologi nel nostro Environmental Testing Lab analizzano rigorosamente i materiali usati, con test approfonditi come la spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente, la spettrografia di fluorescenza ai raggi X, la spettroscopia LIBS, la cromatografia ionica e la gascromatografia”.
È stato costituito un Green Chemistry Advisory Board, comitato Apple per la chimica sostenibile: riunisce tossicologi, ricercatori e accademici di fama mondiale; “Ci iuta a trovare modi innovativi per ridurre al minimo o eliminare i materiali tossici dalla nostra filiera”. “Invitiamo periodicamente esperti da tutto il mondo che, insieme ai dirigenti Apple, lavorano per eliminare le sostanze nocive da ogni fase della produzione. E siamo sempre pronti a confrontarci anche con le maggiori ONG, in cerca di idee e consigli per rendere i nostri prodotti e processi produttivi ancora più sicuri.
Il dossier più recente con informazioni dettagliate sulle iniziative di Apple, su come è misurato l’impatto ambientale complessivo e sui progressi fatti nel corso dell’ultimo anno può essere scaricato da questo indirizzo.