Dopo l’esclusione dell’aggiornamento per l’applicazione su App Store dei Nine Inch Nails, nin:access, come era prevedibile la risposta di Trent Reznor non si è lasciata attendere. Il leader della band ha nuovamente dimostrato di non avere peli sulla lingua, rivolgendo parole dure, in parte neppure riferibili senza scendere nel turpiloquio, nei confronti della politica censoria di Cupertino.
Secondo Reznor la politica di Apple mostrerebbe tutta la sua falsità e ipocrisia nella decisione di censurare l’aggiornamento per l’applicazione, in quanto il disco “The Downward Spiral”, pietra dello scandalo e causa dell’esclusione dall’App Store della update del software, sarebbe tranquillamente in vendita su iTunes. La tesi neppure troppo mascherata da parte di qualcuno è che la Mela si fa scrupoli solo quando il prodotto, come nel caso della App, non genera introiti; ma molto probabilmente ha più ragione chi ritiene il processo decisionale alla base dell’approvazione delle applicazioni, affidato in maniera eccessiva a logiche individuali e senza un filo conduttore unitario?
In ogni caso la scelta della società californiana, ha dichiarato lo stesso Reznor, sta spingendo i NIN a valutare la possibilità di mettere a disposizione l’applicazione sui canali “grigi”, cioè via jailbreak.
Se questa scelta sarà confermata sarà più difficile smentire chi ritiene che Apple da una parte investe sempre più nella lotta al jailbreak, mentre dall’altra con le sue scelte e la sua policy, non troppo chiara e in qualche occasione contraddittoria, spinge numerosi sviluppatori a creare programmi che si basano sullo sblocco dei meccanismi di protezione del telefono e di iPod touch.