Il sito Barefeats, specializzato in test e benchmark, ha messo le mani su una scheda video NVIDIA Quadro 4000 per Mac. Questa scheda è in vendita sull’Apple Store a 949,00 euro (più del doppio rispetto alla ATI Radeon HD 5870) ed è dunque interessante sapere se questa porta effettivamente dei vantaggi rispetto ad altre schede video. La risposta per Barefeats è una sola: “Fermi”, l’architettura CUDA di nuova generazione che, per dirla con le parole del produttore “offre caratteristiche e prestazioni di supercomputing a un decimo del costo e un ventesimo dell’assorbimento energetico dei tradizionali sistemi basati esclusivamente su CPU”. I software in grado di sfruttare questa architettura sembrano mostrare effettivi vantaggi e sono più veloci.
Anziché utilizzare le solite applicazioni di test, Barefeats ha questa volta preferito provare software in grado effettivamente di avvantaggiarsi di tale architettura, come ad esempio il plug-in Kronos per After Effects CS5 e la suite SPECviewperf, una batteria di test per Windows/Linux (avviati nella partizione Boot Camp con Windows) in grado di misurare le performance del sottosistema grafico e grazie alle quali è possibile valutare i vantaggi di una scheda video rispetto a un’altra, in particolare verificando la velocità di esecuzione di alcune routine OpenGL.
Con SPECviewperf, tutti i risultati hanno chiaramente dimostrato la superiorità della Quadro 4000, con ampi margini rispetto alle schede concorrenti. Nei test con 3DMark Vantage (altra batteria di test disponibili solo per Windows) la scheda di Nvidia non si è, invece, mostrata così decisiva. Avendo ottenuto risultati contrastanti tra i due test, il sito si ripropone ora di provare la scheda con applicativi reali per Mac OS X: Adobe After Effects (con il plugin Kronos), Adobe Premiere Pro, Apple Color, Apple Motion e altre (mote di queste sono per loro natura ottimizzate per la scheda video Quadro di Nvidia). Sarà curioso sapere con applicazioni reali quanto è effettivamente conveniente utilizzare simili schede.
[A cura di Mauro Notarianni]