Niente accesso alla casella di posta elettronica. Addirittura per un’ora. O forse meno. Ma tanto basta per scatenare il panico. E non perché sia accaduto a metà di un giorno lavorativo, magari nell’inverno piovoso. Accade invece nel fine settimana, ma con gli smartphone come l’iPhone, te ne accorgi ovunque perché sei collegato ovunque.
E non solo: i tempi di propagazione dell’allarme attraverso la rete sono resi ancora più rapidi da blog e twitter, che fanno rimbalzare il panico in tempo reale attraverso Internet e suscitano allarme per un fisiologico “calo di prestazioni” di Google.
“Scusate, ma il vostro account di Gmail è momentaneamente non disponibile. CI scusiamo ancora per il problema e vi suggeriamo di riprovare fra qualche minuto”. Non giorni od ore: minuti. E in effetti, meno di un’ora e tutto torna come prima. Google ha comunque mantenuto fede al suo 99,9% di uptime per il servizio, che ebbe solo due momenti di crisi a febbraio e marzo (cose di pochi minuti anche in quel caso), ma quanto basta a scatenare il panico.