Vendite di processori sotto costo per limitare o impedire l’accesso sul mercato dei prodotti concorrenti di AMD, sconti per i costruttori che ritardavano o cancellavano sistemi basati su CPU AMD infine pagamenti verso un importante distributore europeo per far si che i computer con CPU AMD non fossero proposti nei canali di vendita. Questi i principali comportamenti anti-concorrenziali su cui la commissione europea per l’anti-trust ha indagato per quasi 10 anni a partire dalla causa intentata da AMD nel 2000 e che potrebbero costare una salatissima multa ad Intel
Secondo il The Wall Street Journal, Reuters e altre importanti testate giornalistiche e media la sanzione è pressoché scontata; la Ue in queste ore sta compiendo gli ultimi passi e si prepara ad emettere la sentenza che dovrebbe arrivare dopodomani
Secondo le dichiarazioni rilasciate da alcuni addetti ai lavori presso la commissione europea la multa che sarà imputata ad Intel potrebbe anche rivelarsi come la più alta mai inflitta dall’Europa per un caso anti-trust, superiore addirittura a quella record inflitta a Microsoft di 497 milioni di euro. La legge europea stabilisce infatti che il massimale della multa può raggiungere fino al 10% dei ricavi complessivi della società . Intel nel 2008 ha registrato ricavi per circa 38 miliardi di dollari, che potrebbero così tradursi in una multa di quasi 4 miliardi di dollari anche se, sempre secondo gli addetti ai lavori, è poco probabile che la commissione deciderà per il massimale. La decisione sul caso Intel e sulle pratiche anti-concorrenziali nei confronti di AMD potrebbe essere resa pubblica nel corso della giornata di mercoledì 13 maggio.