Sempre più le grandi aziende del mondo IT hanno bisogno di appoggiarsi a infrastrutture in grado di fornire servizi cloud, tecnologie che si stanno sempre più integrando in ogni aspetto della vita e del lavoro degli utenti, fondamentali per offrire applicazioni efficaci, sicure, affidabili, fornendo al contempo grande scalabilità e prestazioni.
Apple sta progettando infrastrutture di cloud storage che la renderanno indipendente da Amazon, Microsoft e Google, aziende alle quali al momento è costretta a rivolgersi per l’impossibilità di servire tutti i clienti dei servizi cloud con i soli data center dei quali dispone al momento in varie parti del mondo.
Ne parla VentureBeat spiegando che internamente l’idea è denominata Project McQueen e lo scopo è di ridurre in particolare le dipendenze dagli Amazon Web Services (AWS), servizi che non sarebbero più in grado di soddisfare le sue esigenze.
Apple non sarebbe soddisfatta dall’impossibilità di caricare velocemente foto e filmati nei dispositivi iOS degli utenti con AWS e avrebbe acquistato terreni in Cina e Hong Kong per costruire nuovi data center. Quasi tutto ciò che riguarda iTunes è al momento esternalizzato a infrastrutture basate principalmente su Azure, ma dopo una conversazione con un dipendente Microsoft, è emerso che questa non sarebbe in grado di gestire la crescita futura di Apple, costringendo a pagare di più per coprire i costi di espansione delle infrastrutture dedicate alla Mela.
Anziché investire capitali in infrastrutture di proprietà e gestite da terze parti, Apple avrebbe deciso di costruirle in proprio. Oltre a benefici finanziari, la Mela potrebbe ottimizzare i data center in funzione delle necessità degli utenti, migliorando l’esperienza d’uso complessiva.
Nel frattempo è di ieri la notizia che Apple spenderà tra i 400 e i 600 milioni di dollari per usare per sfruttare la Google Cloud Platform spostando su questa alcune delle infrastrutture usate per iCloud e altri servizi che ora sono su Amazon Web Services. Oltre a quelli propri sparsi per il mondo, Apple sfrutta oggi data center di terze parti con modalità esclusive che consentono di ridurre il carico di lavoro sul cloud frutto di una base di utenza mondiale di 782 milioni di utenti.