Il mercato di Apple Watch nel 2016 rimarrà ancora, di gran lunga, il più importante della nicchia. È questa la notizia che emerge da una previsione di IDC sulle vendite dello smartwatch di Cupertino per l’anno in corso e che, se confermata, sarebbe piuttosto buona visto che le previsioni sono di un sostanzioso aumento del numero di dispositivi commercializzati, molti a bassissimo costo, uno scenario che potrebbe penalizzare proprio Apple.
Secondo quanto si legge in una nota diffusa nel corso della giornata di oggi, Apple durante i mesi che ci separano dal 31 dicembre, potrebbe vendere 14 milioni di smartwatch, ottenendo una quota di mercato del 49,4%. Durante il 2015 Apple aveva venduto, sempre secondo IDC (Apple non ha mai ufficializzato alcuna cifra) 13 milioni di Apple Watch per il 61,3%. Vendere un milione in più di Apple Watch, sulla carta, non sarebbe facile visto che l’anno trascorrerà quasi interamente senza nessun nuovo modello e visto che, come abbiamo accennato, si prevede un forte aumento dei dispositivi con Android Wear, Android e Rtos (sistemi operativi proprietari, soprattutto di matrice cinese).
Apple potrebbe però continuare a scivolare, percentualmente parlando, da qui al 2020, in un contesto sempre più competitivo e pur mantenendo la leadership in termini percentuali (37,6% secondo IDC) verrebbe avvicinanta da Android Wear (35%). In quell’anno però Apple potrebbe riuscire a vendere 31 milioni di Apple Watch.
Un aspetto interessante da notare è che IDC ha aggiustato al ribasso le cifre che riguardando gli smartwatch. Fino a qualche mese fa pensava che nel 2019 si potessero vendere annualmente 88,2 milioni di questi dispositivi, ora nella sua previsione quinquennale rivista, la società di ricerca stima che l’anno successivo, nel 2020, saranno solo 82,5 milioni. Le cifre stimate per Apple sono quelle che subiscono il maggior ridimensionamento, passando da 42,5 milioni previsti nel 2019 nel precedente rapporto a solo 31 milioni nel 2020 in quello di oggi.
La ragione dell’aggiustamento che disegna uno scenario meno ottimistico per gli smartwatch in genere e per Apple in particolare, deriva dal fatto che ci saranno numerosi tipi di indossabili “smart” e anche se gli orologi resteranno il prodotto leader in questo ambito, altri tipi di dispositivi potrebbero attirare l’attenzione del pubblico. Secondo IDC di fatto gli smartwatch resteranno i preferiti da parte degli esperti e appassionati di tecnologia, mentre altre fasce di pubblico si rivolgeranno a prodotti più semplici.
Un aspetto da tenere in debita considerazione in questo contesto, è il fatto che le piattaforme hardware e i sistemi operativi sono in costante evoluzione e quindi i prodotti di domani saranno decisamente diversi dai prodotti di oggi: «Gli smartwatch che abbiamo oggi non assomiglieranno a quelli che vedremo in futuro. La connettività cellulare, i sensori, l’esplosione del mercato delle applicazioni di terze parti – scrive Ramon Llamas, Research Manager del gruppo indossabili di IDC – possono cambiare lo scenario e innalzare l’interesse e il valoire del mercato, man mano che andiamo avanti nel tempo»