Il netbook è (quasi) morto e il PC non sta troppo bene e il colpevole di questo malessere sono l’iPad e i suoi, lontani, anagraficamente e temporalmente, cugini. Ecco in sintesi che cosa si legge tra le righe dell’analisi preliminare inerente l’ultimo trimestre dello scorso anno realizzata da IDC.
Dai numeri sciorinati dalla società di ricerche di mercato emerge in primo luogo chiaramente lo stato semicomatoso del mercato dei mini-portatili; questa particolare categoria di laptop sembra ormai destinata a restare nella memoria unicamente per avere salvato un paio di bilanci, quelli dei Natali della grande crisi, ma del fantastico tasso di crescita a tre cifre percentuali resta ormai davvero molto poco, anzi praticamente niente. Basta considerare come quello che un tempo era il numero uno di questa categoria, Acer, durante il trimestre di settembre-dicembre ha perso il 15% delle vendite di netbook rispetto allo stesso trimestre dell’anno passato. Il colpevole, come accennato, è uno solo: iPad che sta concorrendo quasi da solo efficientemente con questa particolare classe di dispositivi e che ha richiamato con il suo successo tutta una serie di nuovi e vecchi protagonisti del mondo informatico verso la classe dei tablet.
I tablet non fanno però soffrire solo i mini-portatili e colpiscono anche il computer tradizionali. La crescita anno su anno dell’intero comparto è stata di solo il 2,7%, molto distante dal tasso degli anni d’oro e meno della metà di quanto IDC aveva previsto (+5,5%). Anche qui dice IDC la colpa è sempre di iPad.
Gartner, la seconda grande società di ricerche di mercato, ha un parere piuttosto simile alla concorrente IDC. Anche nella sua indagine trimestrale i PC sono cresciuti meno del previsto (3,1% invece che 4,8%) e anche qui la colpa è del successo dei tablet e dell’iPad in particolare che assieme ad altri dispositivi come le console erode quote di mercato ai computer tradizionali. I media tablet, dice Gartner, non sono visti come un rimpiazzo del PC tradizionale, ma come una valida alternativa al secondo o al terzo computer, ovvero nel ruolo che nella loro breve e forse ormai quasi conclusa esistenza hanno avuto i netbook.
Sorprendentemente, o forse no, visto l’effetto di immagine che sta determinando iPad, chi fa meno le spese del successo del dispositivo touch è proprio Apple. Gartner per quanto riguarda il mercato USA assegna a Cupertino il più alto tasso di crescita anno su anno: +23,7% e una quota di mercato ormai prossima al 10% (9,7%) a circa 250mila computer venduti dal terzo posto. Solo Toshiba si avvicina, pur restandone molto distante, al passo che tiene Apple (+14,4%); tutti gli altri costruttori della top five americana invece perdono. Si va dal -6% di HP al clamoroso tonfo di Acer -30,4%, penalizzata proprio dal disinteresse dei consumatori per i netbook.
Anche IDC assegna ad Apple una forte crescita, benchè inferiore a quella stimata dalla rivale; in ogni caso il +15,2 elaborato da IDC rappresenta pur sempre la maggiore crescita di un produttore PC sul mercato americano.
