IDC stima che la base installata complessiva mondiale di dispositivi IoT crescerà ad un tasso del 21,4% da qui al 2019, raggiungendo i 25,6 miliardi, con la previsione di arrivare a circa 30 miliardi di connessioni nel 2021. Questi dispositivi saranno dotati di funzionalità di rilevamento digitale, di calcolo e di comunicazione, permetteranno agli oggetti di avere una voce digitale e avranno la capacità di creare e distribuire nuovi flussi di dati.
IBM ha annunciato Quarks, una tecnologia a disposizione della comunità open source, che offre funzionalità di analytics in streaming su dispositivi Internet of Things (IoT). La possibilità di analizzare i dati in ingresso con continuità consente alle aziende di acquisire velocemente informazioni utili e di ridurre i costi delle comunicazioni di rete. Una specifica proposta è stata presentata all’Apache Software Foundation per richiedere l’incubazione di Quarks.
IBM spiega che sviluppatori e data scientist possono utilizzare il codice open source in Quarks per creare nuove applicazioni in grado di gestire enormi quantità di dati IoT in streaming, provenienti da sensori, contatori intelligenti, dispositivi di comunicazione mobile e dispositivi connessi anche con altre modalità. Le aziende di diversi settori, dall’automotive al sanitario, alle telecomunicazioni e al manifatturiero, possono ridurre i costi di comunicazione e diminuire il tempo necessario per ricavare informazioni utili dai dati, grazie alla capacità di Quarks di fornire strumenti di analisi in tempo reale, di dare impulso “all’intelligenza” delle applicazioni e di far progredire i sistemi cognitivi.