Per mestiere gli analisti guardano oltre: ora, a pochi giorni dall’atteso lancio di iPhone SE, alcuni dei principali osservatori del mondo Apple prevedono o forse meglio dire sperano, che la multinazionale di Cupertino mantenga a listino anche iPhone 5s. Nelle anticipazioni iPhone SE è descritto come un terminale molto simile a iPhone 5s, sempre con schermo da 4 pollici, ma con processore e componenti interni più potente e recenti.
La sovrapposizione di form factor e anche l’età di iPhone 5s porterebbe a sospettare che Cupertino con l’introduzione di iPhone SE rimuoverà dal listino il modello più datato. Ma sia Gene Munster di Piper Jaffray che Rod Hall di J.P. Morgan suggeriscono che Apple possa percorrere una scelta alternativa. Le ragioni alla base di questa possibile scelta sono diverse ma il risultato non cambia: in entrambi gli scenari prospettati dai due analisti Apple potrebbe mantenere a listino iPhone 5s riducendone il prezzo fino a un massimo di 350 dollari, per Munster invece compreso tra 250$ e 350$.
Ricordiamo che iPhone 5s è ancora a listino e in Italia, proposto a 529 euro per il 16 GB e 579 euro per il 32 GB. Il taglio di prezzo ipotizzato è sostanzioso e permetterebbe ad Apple di disporre di un modello economico, ideale per paesi e mercati emergenti, sempre più cruciali per il business di tutti i costruttori di smartphone. Mentre infatti in USA, Europa e altri mercati maturi la crescita degli smartphone sarà a una sola cifra per i prossimi anni, gli incrementi maggiori si avranno in India, Asia e in tutti quei mercati in cui la percentuale di smartphone è ancora contenuta.
La speranza di un iPhone low cost degli analisti (e non solo) ha toccato il picco alla vigilia della presentazione di iPhone 5c, ma fu delusa più che dalle specifiche tecniche dal prezzo solo di poco inferiore a iPhone 5s molto più potente. Mentre Cupertino si è sempre focalizzata su quote di mercato inferiori ma dominando la fascia top dei terminali, gli analisti non hanno mai smesso di sperare in un iPhone entry level che possa rafforzare Apple anche nei paesi con meno disponibilità e ampliare le quote di mercato.