Il tasso di pirateria informatica riscontrato in Campania nel 2008 (pari al 36%) è stato rilevato attraverso l’attività dei cosiddetti “Mistery Shopper”, incaricati di Microsoft che richiedono l’acquisto di prodotti software per verificarne la conformità alle norme di legge e contrattuali nell’atto di vendita. Sono stati 170 gli esercizi controllati nell’ultimo anno, che si sommano ai 653 visitati nel corso dei tre anni precedenti.
Dalla prima rilevazione effettuata in Campania quattro anni fa ad oggi sono stati visitati oltre 883 punti vendita e per 353 volte il Mistery Shopper ha rilevato qualche irregolarità nella vendita dei prodotti Microsoft, portando il tasso di pirateria regionale medio dal 2005 ad oggi al 36%.
Considerando i rilevamenti fatti nei primi mesi del 2009 è importante notare come il tasso di pirateria rispetto al 2008 sia inferiore dell’1%, segno che il trend degli ultimi anni sta per essere nuovamente confermato. Si è, infatti, passati dal 46% del 2005 al 35% dei primi mesi del 2009, passando per il 36% del 2008 e il 38% del 2007.
Su base provinciale i risultati evidenziano come Salerno sia stato il capoluogo di provincia più colpito dal fenomeno dell’offerta di software non originale con una percentuale del 42%. Al secondo posto Napoli, con il 40%, seguita da Caserta con il 28% e da Avellino con un tasso di pirateria dell’26%. La provincia campana meno colpita da pirateria è risultata Benevento con il 22% di software Microsoft piratato venduto.
Nonostante la riduzione negli ultimi anni, la Campania risulta essere ancora la Regione d’Italia con il più alto tasso di pirateria di prodotti Microsoft. Con il suo 36% si trova, infatti, davanti a Sicilia con il 30%, e la Puglia con il 28%.
In Italia, anche se in leggera diminuzione rispetto al 2005, il tasso di pirateria informatica è pari al 49%, posizionando il nostro Paese il secondo a livello europeo, preceduto solamente dalla Grecia con il 58%, ben al di sopra della media europea che si assesta sul 34%.
Secondo una recente ricerca IDC, si calcola che in Italia la pirateria di software comporti una perdita di circa 1.400 milioni di dollari. Una riduzione del 10% avrebbe come conseguenza la creazione di circa 6.200 posti di lavoro, 2,7 miliardi di euro di fatturato per il settore e 750 milioni di euro di tasse per l’erario.
[A cura di Mauro Notarianni]