Apple vuole creare il social network dei clienti di un negozio. No, non siamo parlando di qualche sito che offre esperienze “social”, cosa già per altro ormai piuttosto comune, ma di un sistema che all’interno di un negozio fisico e reale, un comune negozio di strada, grazie ai dispositivi mobili sarebbe in grado di creare una community di clienti che discutono di quel che si trova in vendita e si scambiano reciprocamente consigli. Un brevetto che punta in questa direzione registrato nel 2009 è stato scoperto da Apple Insider che ne descrive l’intrigante funzionamento.
Alla base dell’idea ci sono un telefono cellulare e un software che consente di mettere in comunicazione il cliente con i propri amici, siano essi presenti dentro al negozio (che potrebbe essere ad esempio un grande magazzino) o lontani da esso; usando il proprio telefono e un chiosco all’interno del punto vendita, sarà possibile discutere con gli amici di un certo prodotto, chiedendo a loro consigli sull’acquisto. Gli amici, accendendo ad un database, potranno vedere informazioni sul prodotto in questione, fotografie, costo e anche la sua locazione fisica all’interno del punto vendita ed esprimersi con un “sì” o un “no”, un pollice verso o un pollice alzato e consigliare alternative. In pratica Apple vuole offrire un’alternativa estesa alla rete di comunicazione che si crea tra amici che fanno shopping insieme e un modo, altrettanto alternativo, alla chiamata a casa o ad un conoscente cui ci si rivolge per sapere se un prodotto che abbiamo individuato e che intendiamo regalare è adatto ad una certa persona.
A beneficiare di questo sistema sarebbero anche i negozianti; il cliente potrebbe infatti interagire con un commesso senza averlo fisicamente presente accanto a sé, ottenendo consigli o alternative per un prodotto che intende acquistare. Il cliente potrebbe anche votare, come si fa on line, per un certo oggetto, contribuendo ad un database accessibile al resto della clientela o del solo negoziante.
Apple, se riuscisse a mandare a destinazione questo brevetto costruendo il servizio che immagina, avrebbe benefici dalla vendita dell’hardware e del software e incentiverebbe i clienti ad acquistare i suoi cellulari. Va però precisato che, come spesso accade negli USA, un brevetto registrato non significa una reale intenzione di dare il via alla progettazione e alla commercializzazione di un prodotto; spesso negli Stati Uniti si registra un brevetto per tutelare un’idea evitando che qualcun altro, che magari ha anche la tecnologia e il know how per realizzarla, ne sviluppi una identica o in alternativa se la sviluppa, sia costretto a pagare dazio a chi l’ha registrata per primo.