Seagate ha mostrato quella che afferma essere l’unità SSD più veloce al mondo, capace di trasferire fino 10 gigabyte al secondo (GB/s). I primi campioni dell’unità soddisfano i requisiti delle specifiche Open Compute Project (OCP) permettendo l’adozione di sistemi scalabili in data center, incrementando teoricamente del 66% le performance delle migliori soluzioni disponibili attualmente.
L’unità da 10GB/s dovrebbe arrivare in estate, funziona con qualsiasi sistema che supporta il protocollo Non-Volatile Memory Express (NVMe) sviluppato nel marzo 2011 da oltre 80 diverse aziende per rimpiazzare lo standard Serial AT Attachment (SATA) ed eliminare i colli di bottiglia di quest’ultimo. Oltre a una variante per slot PCI Express 2.0 a 16 corsie, Seagate sta ultimando una variante per slot PCIe a 8 corsie, in grado di offrire throughput di 6.7GB/s, velocità maggiore nelle categorie di schede di questo tipo.
Sia la varianti per slot PCIe a 8 corsie, sia quella a 16 corsie, sono già disponibili per gli OEM (original equipment manufacturers, i costruttori di server e computer partner di Seagate) e sono state mostrate all’Open Compute Project Summit di San Jose.
L’Open Compute Project, lo ricordiamo, è un progetto di Facebook al quale ha aderito anche Apple: un’architettura per server destinata a definire il futuro dei mega data center nei prossimi anni definendo tecnologie che consentono di ridurrne sensibilmente i costi grazie alla disaggregazione o alla separazione delle risorse di elaborazione e storage all’interno dei rack.