Natale ricco e in digitale per 112 senatori del Pd. Il gruppo parlamentare del Partito Democratico ha infatti deciso di regalare a ciascuno dei suoi appartenenti un iPad da 64 GB con connessione 3G. A riferirlo è AgenParl, un sito che si occupa di fornire informazioni sull’attività dei due rami del parlamento
L’annuncio del cadeu da mettere sotto l’albero risale allo scorso ottobre quando la capogruppo Anna Finocchiaro aveva comunicato per iscritto ai suoi colleghi di «trattative in corso con Apple per la fornitura degli iPad». Non è chiaro se la consegna è stata già mandata a buon fine, quel che sembra abbastanza probabile è che un discreto numero di coloro che riceveranno il tablet finirà per avere un doppione.
Sono di alcuni giorni fa le foto apparse su diversi siti e le immagini filmate in aula dove si vedevano diversi tra deputati e senatori con un iPad poggiato sul ripiano del loro scranno. In una immagine apparsa su alcuni siti Internet alcuni deputati di Futuro e Libertà leggevano (probabilmente) una nota stampa su un iPad e in un’altra immagine al presidente Berlusconi veniva mostrato qualche cosa, sempre su un iPad. Numerosi rappresentanti del parlamento (Fioroni e Barbareschi ad esempio) sono stati ripresi in diverse occasioni con tra le mani il tablet. Qualche senatore è stato anche fotografato mentre giocava a scacchi durante una seduta, usando sempre l’iPad
Di contro molti deputati e senatori sono assolutamente “analogici” e non hanno dichiaratamente (e tristemente dal punto di vista di un sito come il nostro) un grande interesse per iPad né per altri prodotti a carattere informatico nè sulle tecnologie IT in genere.
Anche per questa ragione l’iPad in omaggio ai senatori PD sta suscitando qualche polemica presso una parte della stampa, ad esempio Il Fatto Quotidiano. L’acquisto sarebbe infatti stato fatto, usando i fondi a disposizione dei gruppi parlamentari per la loro attività devolvendo i circa 90mila euro dell’acquisto (anche se si può pensare che il PD possa avere avuto uno sconto per acquisto “in volumi”) per un prodotto che potrebbe in qualche non raro caso trasformarsi in un regalo riciclato presso parenti o amici, o finire abbandonato in qualche cassetto.
Si può in ogni caso anche legittimamente sperare che gli iPad omaggio possano costituire una sorta di semina e richiamo alla coscienza di una classe politica che in genere, senza alcuna distinzione di partito, gruppo parlamentare o camera, mostra una ridottissima sensibilità verso tutto quanto fa innovazione e potrebbe aiutare a crescere la nostra nazione. Chissà mai che il denaro speso per gli iPad non possa dimostrarsi meglio investito di quanto non si sarebbe tentati di immaginare di primo acchito.