In Francia potrebbe costare molto caro ad Apple (e tutti i suoi concorrenti) rifiutarsi di sbloccare un telefono il cui contenuto interessa alla polizia o a un giudice. Una proposta di legge, infatti, punta a sanzionare con un milione di euro le aziende produttrici di un dispositivo per il quale sia impossibile avere il contenuto. La prospettiva è per ora solo una proposta d legge presentata dal deputato socialista Yann Galut, leader della corrente “La Gauche forte”.
Stando a quanto porta Le Parisien, in Francia lo scorso anno sono stati otto i dispositivi inaccessibili dalle forze dell’ordine, tutti in qualche modo legati a presunti terroristi. “Ci troviamo di fronte a un vuoto giuridico quando si parla di cifratura dati” ha detto Galut parlando con il quotidiano, spiegando che questi meccanismi “bloccano le inchieste giudiziarie”. “Solo il denaro obbligherà potenti aziende quali Apple e Google a ottemperare” ha continuato il deputato, parlando di realtà che operano “in totale malafede”. “Si nascondono dietro la presunta tutela della vita privata ma sono pronti a commercializzare i dati personali che raccolgono”. Secondo Galut l’emendamento non influenza la privacy degli individui comuni ma riguarda solo persone sotto inchiesta.
Negli USA, come noto, Apple rifiuta di creare un firmware ad hoc e per decrittare il contenuto dell’iPhone 5C del killer di San Bernardino (California). La Mela ha l’appoggio di altri gruppi hi-tech i quali hanno evidenziato come la questione pone problemi più ampi (è giusto impedire di mettere in commercio dispositivi più sicuri? È giusto porre un limite alle tecnologie che consentono di proteggere i dati degli utenti benché i cyber-attacchi continuino ad aumentare?) e che l’FBI non ha il diritto di imporre a un’azienda di produrre un dispositivo secondo sue regole specifiche.