Le trattative tra Sharp e Foxconn sono ancora in corso. Kozo Takahashi, amministratore delegato di Sharp, è volato a Shenzhen (Cina) per incontrare il Presidente di Foxconn, Terry Gou.
Ne parla il Wall Street Journal citando sue fonti. In una dichiarazione ufficiale Foxconn ha spiegato che i dirigenti delle due aziende e i consulenti legali stanno trattando “nella speranza di raggiungere piena cognizione e intesa reciproca per la situazione”. “Speriamo” ha dichiarato un portavoce di Foxconn, “di raggiungere il più presto possibile un accordo soddisfacente”.
Giovedi 27 febbraio mattina (in Italia) l’accordo sembrava confermato al punto che vari giornali hanno titolato dando come certo l’acquisizione per 6.24 miliardi di dollari. Poche ore dopo è invece stato dichiarato che l’accordo era saltato. Foxconn aveva preferito sospendere le trattative dopo avere esaminato il rischio finanziario della multinazionale giapponese, un elenco di passività che ammontano a 350 miliardi di yen, costi che l’azienda sarebbe costretta ad affrontare derivanti dall’esito di alcune cause giudiziarie per infrazione di brevetti, variazioni sul piano contabile, contratti di fornitura e altre incertezze.
Altri di Hon Hai Precision Industry (meglio nota come Foxconn) riguardano imposte varie che il governo giapponese potrebbe reclamare. Sharp ha spiegato di avere messo sul tavolo i resoconti finanziari dettagliati e rapporti sugli introiti trimestrali e di non vedere i rischi che paventa Foxconn. Quest’ultima avrebbe invece ricevuto note informative all’ultimo momento che avrebbero messo in discussione la trattativa poco prima delle firme, elementi che non sarebbero stati indicati nel corso delle trattative.
Dopo lo slittamento dell0intesa, intanto in Borsa Sharp ieri ha perso l’11,4, probabilmente perché gli investitori sono in dubbio se si arriverà effettivamente a un accordo.