Tra padiglioni sterminati di MWC16 pieni di smartphone e tablet spicca un vistoso sottomarino giallo di SK Telecom. Impossibile non notarlo, non solo per le dimensioni e il colore, ma anche per la lunghissima fila di persone che per tutto l’orario di apertura della fiera attendono pazientemente il proprio turno, a volte anche per oltre un’ora, per sperimentare di persona un viaggio nella realtà virtuale con Oculus VR in 4D.
Se infatti il sistema VR di proprietà Facebook promette di portare l’immersione visiva completa ovunque, il sottomarino giallo di SK Telecom ha il pregio di abbinare anche una pedana mobile che, inclinandosi e rollando, incrementa ancora di più la sensazione di essere dentro alla simulazione. Prima ancora di indossare cuffie e visore è necessario allacciare la cintura di sicurezza, dettaglio che fa temere per l’effetto nausea lamentato da diverse persone con la realtà virtuale.
Nel mondo digitale siamo in superficie mentre riceviamo gli ordini per una missione che ci porterà negli abissi dell’oceano alla ricerca di una fonte di energia sconosciuta e rivoluzionaria. Appena il nostro sottomarino giallo tocca la superficie e si immerge, la pedana meccanica accompagna i movimenti della simulazione, con un effetto piuttosto riuscito. Grazie al visore è possibile ammirare in ogni direzione creature del mare più o meno note, ci ritroviamo poi nel mezzo di una rissa tra squali giganti e più in profondità controlliamo l’illuminazione del sottomarino per osservare meglio le strane creature degli abissi.
L’immersione prosegue fino in una fossa oceanica dove abbiamo un incontro faccia a faccia con una balena colossale: qui scopriamo la misteriosa fonte di energia fino a quando una esplosione a sorpresa scaglia noi e la balena di nuovo in superficie, questa volta per sorvolare uno spettacolare arcipelago illuminato dal sole. Come dimostrano le foto e il video da Barcellona il pubblico del Mobile World Congress apprezza enormemente questa esplorazione in VR: basta osservare l’incredibile fila di persone che attendono il proprio turno per comprendere che l’interesse per Oculus e in generale per la realtà virtuale non è una invenzione dei media e dei costruttori.
Ma perché SK Telecom ha investito tempo e denaro per creare questo tour per MWC16? La risposta arriva da una PR della società addetta al sottomarino giallo: l’operatore ha siglato una collaborazione con Oculus per impiegare visore e VR nelle comunicazioni tra utenti. Sembra che il progetto sia solamente agli inizi e che occorre ancora tempo per poter conoscerne i dettagli e le tempistiche. Macitynet ha apprezzato l’immersione virtuale: la grafica non è stellare, a volte sembra un poco cubettosa ma la combinazione di VR, audio e in questo caso anche dei movimenti, assicurano un coinvolgimento intrigante.
È molto probabile che Oculus, Facebook, SK Telecom e altre società ancora stiano progettando di trasportare gli utenti in una serie di scenari virtuali affascinanti permettendo loro di interagire e comunicare come mai è stato possibile prima. Località esotiche, pianeti alieni e scenari immaginari per le conversazioni private e con gli amici, oppure uffici virtuali e documenti condivisi per chi deve lavorare e collaborare a distanza. Le prospettive sono numerose e affascinanti perché, per la prima volta, strumenti e accessori spariscono quasi completamente: tentare di prevederne le implicazioni forse spaventa un po’ come accade per ogni grande salto tecnologico.