Dopo aver fatto parlare di se nei mesi scorsi, Robin è finalmente realtà: si tratta di uno smartphone integrato con il cloud, per memorizzare file multimediali, app e dati inutili sul cloud, così da non occupare la memoria interna. Creato da Nextbit, società nata da alcuni ex sviluppatori di Apple, Google e HTC, lo smartphone è in mostra al MWC16 in corso. Macitynet lo ha fotografato dal vivo.
La caratteristica principale del dispositivo, al di là di ogni caratteristica tecnica, è la sincronizzazione automatica con il cloud. L’utente deciderà se sincronizzare i dati solo in Wi-Fi o anche sfruttando la connessione dati, così da inviare automaticamente, e in modo intelligente, foto, video e dati app direttamente sul cloud, liberando spazio interno. In questo modo Robin tenta di eliminare ogni possibilità di vedere apparire a schermo la classica dicitura “spazio insufficiente”. Per ciò che concerne le foto e i file multimediali, lo smartphone conserverà nella galleria un’anteprima a bassa risoluzione, mentre con ciascun tap scaricherà automaticamente la foto originale, così da mostrarla immediatamente all’utente, restituendo l’impressione di sfogliare una comune galleria fotografica. Le app inviate al cloud, invece, saranno mostrate a schermo con un’icona di colore grigio, potendole scaricare dal cloud con un semplice tocco.
Al di là dell’integrazione cloud, che rappresenta poi l’innovazione più importante, Robin propone anche caratteristiche tecniche di rilievo. Il processore Snapdragon 808 è supportato da ben 3 GB di RAM, mentre lo storage interno è di 32 GB con 100GB di spazio cloud disponibile. Lo schermo da 5,2 pollici è un Full HD con tecnologia IPS, mentre l’autonomia è affidata ad una batteria da 2680 mAh, con supporto alla ricarica veloce. A livello multimediale Robin include una camera posteriore da 13 MP, con una anteriore da 5 megapixel. Infine, tra le caratteristiche di rilievo la presenza di un connettore USB Tipo C.
Disponibile al pre ordine sul sito ufficiale Nextbit, ha un costo di 399 dollari; le spedizioni sono previste entro questo mese di febbraio.