Mike Matas è un ex dipendente Apple: in suoi precedenti incarichi si è occupato di Mappe, Foto e dell’app Fotocamera. Oltre che per Apple, ha lavorato anche al termostato smart di Nest. L’ultima sua creazione spiega CultOfMac è “The Brain”, dimostrazione di un “cervello artificiale”. Si tratta di una rete neurale, un modello che simula i neuroni biologici ed è in grado di apprendere ciò che gli viene insegnato, ad esempio imparare a riconoscere le emoji abbozzate su uno schermo.
Si tratta di un meccanismo semplice ma è interessante perché dimostra le potenzialità delle reti in questione. Matas spiega che il sistema non integra regole preprogrammate ma impara sul momento secondo quello che l’utente disegna. Interessante è anche lo strumento usato dallo sviluppatore: Quartz Composer, ambiente di Apple (integrato in Xcode) che sfrutta un linguaggio di programmazione basato su nodi, usato per realizzare effetti visivi, interfacce concettuali ma che evidentemente può essere sfruttato per cose diverse dall’interazione audio visiva.
Secondo Matas il “motore” in questione potrebbe essere sfruttato per altre cose oltre che riconoscere le faccine abbozzate sullo schermo. “È qualcosa di un po’ folle internamente ma esternamente è molto semplice”. Il procedimento usato per apprendere e riconoscere le forme, potrebbe essere applicato in altri campi. È una di quelle cose che rende un po’ più facile creare alcune cose e che potrebbe portare alla nascita di nuove idee”.