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GoPro riduce i modelli per combattere la crisi

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GoPro non se la passa tanto bene: celebre per aver dato vita alle action cam nel lontano 2004 (la prima della sua specie fu la Digital Hero 35 mm), ha conosciuto anni di crescita spettacolare ma ora soffre la concorrenza agguerrita delle cam cinesi e non solo a prezzi sempre più contenuti.

La società californiana ha presentato pochi giorni fa i risultati dell’ultimo trimestre, i quali si sono rivelati tutt’altro che positivi: dal massimo storico raggiunto in borsa esattamente 6 mesi fa, il titolo ha perso oltre l’80% del suo valore azionario, passando dall’incredibile quota di 64 dollari per azione di metà agosto 2015, a circa 11 dollari circa di queste ore.

Nick Woodman: CEO di GOPro
Nick Woodman: CEO di GOPro

Come se non bastasse, oltre ad aver bruciato buona parte del suo capitale al NASDAQ, GoPro ha visto al ribasso le stime per il 2016 con una diminuzione del business pari al 15%: il CEO e fondatore Nick Woodman ha dichiarato che le previsioni per il 2016 prevedono ricavi compresi tra 1,35 e 1,5 miliardi di dollari, contro 1,61 miliardi di dollari del 2015.

Come spesso accade nel mondo della tecnologia, per combattere la crisi, oltre a tagli al personale già avvenuti a gennaio 2015, si compie una rimodulazione del proprio catalogo. Contestualmente all’annuncio dei risultati fiscali del trimestre conclusosi a dicembre, Woodman ha affermato che la GoPro Hero, la Hero+ e la GoPro Hero+ LCD da aprile verranno rimosse dal catalogo, lasciando solo la GoPro Hero 4 Black, la Hero 4 Silver e la GoPro Hero 4 Session, la quale si è rivelata tutt’altro che un successo visto che l’azienda californiana ha dovuto tagliare il prezzo di oltre il 50%.

Recensione GoPro Hero 4 Session

Senza ombra di dubbio GoPro paga una strategia poco lungimirante, soprattutto riguardo al nuovo modello top di gamma che tutti aspettavano all’inizio del quarto trimestre del 2015 e, ad oggi, non ancora annunciato confermando un inconsueto immobilismo perpetuatosi per tanti (troppi) mesi. Era dal lontano 2010 che GoPro non impiegava più di 12 mesi per aggiornare la sua action cam di punta: ad oggi sono passati oltre 17 mesi dal modello Hero 4 Black Edition e non è previsto a breve un keynote.

La concorrenza avanza spietatamente, riuscendo a colmare quello che una volta era un divario enorme e adesso è diventato un piccolo gap, ottenendo risultati (sulla carta) molto spesso paragonabili a quelli raggiungibili dalla Hero 4 Black a prezzi molto inferiori: Macitynet ha recensito qualche action cam di questo genere proposta in molti casi anche al di sotto dei 100 dollari, come Activeon CX, EZVIZ S1 Sport e Nilox EVO 4K.

Nonostante il 2016 sarà l’annus horribilis di GoPro, sono in arrivo numerose novità per gli amanti delle action cam californiane: nel corso dell’anno è prevista l’uscita della nuova Hero 5, del primo drone Karma e di un nuovo software per l’editing video. In particolare quest’ultimo è stato uno dei punti sui quali Nick Woodman ha focalizzato maggiormente l’attenzione.

GoPro ha in serbo un corposo restyling dei software che si occupano del montaggio dei video girati con le popolarissime action cam: l’obiettivo è quello di creare un’app che renda semplice e intuitivo il montaggio del materiale girato, tanto quanto è semplice e divertente filmarlo. Per quanto concerne le tempistiche, il CEO di GoPro è stato molto vago, anche se analisti e persone informate sui piani indicano metà aprile come il periodo migliore per la presentazione delle novità sopracitate.

GoPro Hero4 Session 1200

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