L’introduzione di iPhone e iPod come sistema per la didattica non è una novità di oggi. Molte scuole negli Usa hanno adottato i dispositivi di Apple a supporto dello studio, nessuno però fino ad oggi si era spinto a pensare di utilizzare le tecnologie della Mela anche per rilevare le presenze. La svolta, come spesso accade per le innovazioni più ‘spinte’ avviene in Giappone, per la precisione all’università di Aoyama Gakuin.
A permettere l’uso di iPhone per capire se un alunno segue i corsi ma anche se un docente o il personale non insegnante è nel campus, oppure no è il GPS. Il sistema di posizionamento satellitare è in grado di individuare con precisione dove si trova il telefono e quindi di conseguenza anche dove si trova il possessore. Il progetto, che si basa probabilmente su un software proprietario, rientra nel contesto di un accordo con SoftBank, la società di telefonia che ha in esclusiva iPhone per il mercato giapponese; l’operatore mobile e l’università di Aoyama Gakuin stanno infatti sviluppando una collaborazione che mira a verificare le potenzialità delle piattaforme mobili nel miglioramento dello studio. Gli iPhone infatti, da settembre quando si uscirà dalla fase sperimentale per andare a regime, saranno usati anche per sottoporre questionari e test, presentare lavori e ricerche e ripassare materiale video.
L’ateneo di Tokyo pagherà direttamente il canone telefonico. Nulla sarà quindi dovuto dagli studenti per l’implementazione del nuovo sistema didattico e di rilevazione delle presenze.