Space Ace è il famoso arcade successore di Dragon’s Lair, il primo laserdisc di successo che diede inizio al genere che potremmo definire cartone animato interattivo. Dragon’s Lair e Space Ace sono opera di Don Bluth, ex animatore della Disney e autore di alcuni film a disegni animati. Le animazioni, di altissima qualità , richiedono in particolari punti l’intervento dell’utente durante lo svolgimento della trama.
Sull’applicazione per l’iPhone (3,99 euro sull’App Store) i movimenti del joystick sono riproducibili premendo tasti freccia riprodotti sullo schermo (posizionabili a piacere sul display), un sistema che – dalle prime recensioni che abbiamo letto- non è da tutti apprezzato (la presenza dei comandi rende difficile il controllo dell’azione sullo schermo).
La trama è semplice: il malvagio Borf attacca il nostro eroe Ace con l'”Infanto Ray”, un’arma che lo fa regredire allo stadio adolescenziale e rapisce la sua amata Kimberly. Scopo del giocatore è quello di guidare Dexter, così viene chiamato l’adolescente Ace, attraverso ostacoli vari alla ricerca di Borf nel tentativo di salvare Kimberly e impedire al malvagio Borf, la conquista del mondo con l’Infanto Ray.
I gradi di difficoltà selezionabili sono tre: “Cadet”, “Captain” e “Ace”. Il livello-base offre un aiuto visivo, visualizzando le sequenze di tasti da premere per completare correttamente gli schemi (selezionando i livelli più alti è necessario intuire cosa fare secondo quanto accade in quel momento sullo schermo).
Nella versione da sala giochi, Space Ace arrivò nel 1983, quattro mesi dopo Dragon’s Lair e – al pari del suo predecessore, le animazioni di alta qualità , erano letti da un laserdisc. Rispetto a Dragon’s Lair, Space Ace permette la selezione del livello di difficoltà e lo sviluppo multiplo della trama.
Per acquistare “Space Ace” di Don Bluth
[A cura di Mauro Notarianni]