Liberati per un bug software. Accade a migliaia di prigionieri nelle stato di Washington, come riferisce la redazione di ubergizmo, che hanno visto aprire le porte delle proprie celle increduli, anche se solo per un errore di sistema.
Ai più sarà parso troppo bello per essere vero, ed in effetti non poteva essere un regalo di Natale anticipato. Si è trattato di un errore nel software che regola l’intero penitenziario, come ha spiegato lo stesso governatore Jay Inslee. Tutto nasce nel 2002, quando viene avviato un particolare programma, che consente ai detenuti di ridurre la propria pena detentiva, in cambio della partecipazione ad eventi di riabilitazione. Una iniziativa certamente interessante, che non ha mai funzionato per via dei numerosi difetti al software, che gestiva l’accredito delle partecipazioni ai vari detenuti. Sin dal 2012, infatti, venne riconosciuto un malfunzionamento nella gestione degli accrediti, mai riparato per mancanza di tempo o di fondi.
E così, nei giorni scorsi circa 3200 detenuti hanno visto aprirsi le porte della propria cella, per poi veder spegnere la speranza della libertà subito dopo. E’ stato lo stesso governatore Jay Inslee a ordinare il blocco di numerosi rilasci, poiché dovuti al semplice errore software. Ovviamente, la notizia viene accompagnata anche dalle dichiarazioni dello stesso Inslee, che si è detto deluso dalla gestione dei programmi riabilitatiti, ribadendo come sia assolutamente inaccettabile non correggere questa problematica per ben 13 anni.