Elon Musk è conosciuto per essere il Re Mida della Silicon Valley e, tra gli appassionati Apple, anche per i suoi commenti al vetriolo su Cupertino. Anche nell’ultima intervista concessa a GQ il fondatore di PayPal, Tesla, SpaceX e altre società ancora non perde occasione per confermare la sua fama, incluso il rapporto di amore – odio con la società della Mela a cominciare dal cofondatore. Alla immancabile domanda di confronto tra Musk e Jobs dell’intervistatore, l’imprenditore sud africano naturalizzato statunitense risponde senza peli sulla lingua: “La volta che ho incontrato Steve Jobs mi è parso una persona decisamente sgradevole”.
Nell’intervista Elon Musk racconta di aver incontrato Jobs durante una festa e spiega che il fondatore di Apple non sapesse chi fosse Musk. Anche se l’imprenditore non entra nei dettagli è possibile desumere che l’accoglienza e l’atteggiamento di Jobs nei suoi confronti furono tutt’altro che bonari e amichevoli. In realtà quando Musk dichiara che “Steve Jobs mi è parso una persona sgradevole” usa un termine più esplicito e diretto: “jerk” che letteralmente si può tranquillamente tradurre come una via di mezzo tra “idiota” e “stronzo”. Insomma qualcuno con cui non è piacevole avere a che fare.
Nella lunga intervista Musk spara a zero su Apple per poi ritrattare nel giro di pochi secondi le dichiarazioni, salvo poi ritornare a colpire il bersaglio pochi istanti dopo. Nel caso di Jobs, Musk precisa che l’impressione negativa provata era condivisa anche da tutte le altre persone da lui conosciute che lo avevano incontrato, ma poco dopo interrompe la frase per alleggerire, se possibile, il colpo “Mi preoccupo di mantenere buoni rapporti con Apple” perché “L’ultima cosa di cui ho bisogno è di generare astio. È proprio inutile”.
Nonostante le stoccate dirette a Jobs subito ritrattate, Musk torna alla carica poco dopo nei confronti di Apple: “Per scherzare chiamiamo sempre Apple il cimitero di Tesla” soprannome innocuo di cui Musk offre anche la spiegazione: “Se non ce la fai in Tesla, vai a lavorare per Apple. Non sto scherzando”. Soprannome e battuta che senza dubbio hanno a che fare con la fuga di ingegneri ed esperti di auto elettriche e guida autonoma che negli scorsi mesi pare abbiano deciso di abbandonare numerosi Tesla per accettare un impiego analogo ma meglio retribuito nel team segreto che sta lavorando su Apple Car.