All’inizio di quest’anno, a nord di Taiwan Apple ha segretamente aperto un laboratorio per sviluppare display più sottili, leggeri e luminosi, destinati a futuri prodotti. È quanto afferma Bloomberg spiegando che Apple per la nuova fabbrica ha assunto talenti di produttori locali quali Qualcomm e altri specializzati in tecnologie per i display provenienti da AU Optronics.
Stando a quanto riportato, gli ingegneri stanno sviluppando versioni più avanzate dei display a cristalli liquidi usati attualmente su iPhone, iPad e Mac con Apple determinata a sfruttare gli OLED, tecnologia che consente la creazione di display più sottili e che non richiedono componenti aggiuntivi per essere illuminati.
Nella struttura, in precedenza proprietà di Qualcomm, lavorerebbero 50 persone. In alcuni annunci per la ricerca di personale, Apple aveva elencato due posti di lavoro per la fabbrica di Taiwan e in entrambi i casi erano richieste esperienze con tecnologie che riguardano i display.
Bloomberg ha avuto modo di verificare che la fabbrica è effettivamente proprietà di Apple, spiega che alla reception c’è il logo Apple e che i dipendenti indossano badge identificativi con il logo della Mela. Sia Apple, sia gli impiegati non hanno ad ogni modo voluto rilevare di cosa si occupa specificatamente la struttura.
Secondo alcune notizie riportate recentemente, Japan Display si sta preparando per aggiornare le fabbriche e supportare la produzione di schermi OLED per gli iPhone in arrivo nel 2018. La joint venture di Hitachi, Sony e Toshiba, starebbe negoziando con Apple per assicurarsi i futuri ordini.
L’analista Ming-Chi Ku di KGI Securities lo scorso mese ha invece affermato che Apple non farà lo switch ai display OLED prima di tre anni. Foxconn starebbe investendo nella produzione di TFT-LCD, impianti che sarebbero pronti non prima del 2018 e che potrebbero consentire ad Apple di ridurre la dipendenza da fornitori quali Sharp, LG, Samsung e Japan Display.