Xiaomi si è fatta largo nell’universo degli indossabili, puntando sulle sue smartband economiche e funzionali e ora ci riprova con la nuova Mi Band 1s che parte da questo format e aggiunge un sensore di battito cardiaco. L’abbiamo messa alla prova – dopo la nostra precedente recensione della Xiaomi Mi Band 2015 – in questi giorni grazie al supporto di Gearbest [sponsor], uno dei più stretti partner di Xiaomi.
Xiaomi Mi Band 1S: Estetica
L’estetica di questa Xiaomi Mi Band 1s è praticamente identica ai modelli precedenti, sia alla prima revisione Mi Band, che alla seconda versione 2015. Distinguerle ad occhio nudo è praticamente impossibile, anche per via dello stesso cinturino in silicone.
Solo girando il bracciale è possibile notare immediatamente la differenza, per via della presenza del sensore, in grado di restituire sullo schermo del proprio smartphone o tablet il numero dei battiti del cuore: la misurazione avviene su richiesta manuale, oppure continua ma solo in modalità Running (al momento solo su Android), di cui si parlerà a breve.
Anche la confezione di vendita, dunque, è pressoché identica rispetto ai precedenti modelli. La piccola confezione quadrata che viene recapitata a casa offre subito in bella vista il sensore rimovibile della Mi Band, presentato quasi come se si trattasse di un piccolo gioiello.
Al di sotto di un sottile strato di cartone si trova un bracciale in silicone e il cavo di ricarica proprietario all’interno del quale alloggiare il sensore rimovibile per effettuare la ricarica.
Questo permette di ricaricare anche i vecchi Mi Band, ma il nuovo Mi Band 1S non potrà essere utilizzato con il cavo di ricarica dei precedenti modelli. Ed infatti, i due cavetti sono leggermente differenti: quello vecchio ha un alloggiamento più lungo, mentre il nuovo è visibilmente più corto.
Xiaomi Mi Band 1S: Funzioni
Come per i modelli precedenti, Mi Band 1S conta i passi e monitora il sonno. Queste funzioni vengono svolte con la stessa precisione del modello Mi Band 2015, in modo più preciso rispetto al primissimo modello di Mi Band. Per un focus rimandiamo, comunque, alla nostra precedente recensione, volendo invece concentrare le righe che seguono sulla nuova caratteristica riservata al battito cardiaco.
Il primo problema arriva con l’applicazione ufficiale Mi Band su Google Play che non presenta alcuna sezione dedicata al battito cardiaco. Per poter, allora, sfruttare le nuove funzionalità è necessario scaricare un APK, facilmente reperibile in rete. In generale quest’app sembra funzionare peggio di quella disponibile sullo store Google: aggancia il segnale dalla Mi Band con qualche difficoltà in più e non va esente da blocchi improvvisi.
Comunque, l’installazione risulta praticamente obbligata per poter monitorare il battito cardiaco e per attivare la funzione Running, grazie alla quale monitorare i dati durante una sessione di jogging e tenere sempre sotto controllo il battito del cuore, che verrà mostrato a schermo in tempo reale. Su App Store invece, l’app risulta già aggiornata per accogliere il nuovo sensore di Mi Band 1S, ma solo per quel che concerne la misurazione manuale, mentre non esiste assolutamente la sezione Running.
Il battito cardiaco può essere misurato su richiesta, ma non esiste un pulsante immediato per farlo: occorrerà cliccare su una icona presente nell’angolo in alto a sinistra dei menù, cliccare ancora sulla sezione Heart Rate e, infine, avviare la misurazione.
Una funzione così importante avrebbe certamente meritato un pulsante di avvio rapido per la misurazione, che invece non esiste. Ad ogni modo, anche confrontandolo con un Fitbit Charge HR al polso, in molti casi la misurazione ci è parsa precisa: considerando che non si tratta di strumenti medici possiamo anche giustificare la discordanza tra i due dispositivi di pochi battiti al minuto. L’app registra fortunatamente le misurazioni manuali avviate quotidianamente, così da poter monitorare nel corso della giornata i battiti registrati.
Se la funzione di misurazione manuale del battito cardiaco potrebbe essere meglio implementata, quella in cui Mi Band 1S delude, almeno per ora, è la sezione Running, presente al momento solo su Android. Attraverso questa nuova schermata è possibile monitorare in tempo reale i dati di una sessione di jogging, compresi i battiti del cuore.
Peccato che, sebbene il GPS agganci il segnale correttamente, non sia possibile localizzare geograficamente la propria corsa su una cartina geografica: probabilmente tale feature è possibile solo in territorio cinese.
Ancor peggio, poi, quando si termina la corsa: l’app, nelle poche volte in cui non si arresta in modo anomalo, non tiene comunque in memoria alcun dato. Non è, dunque, possibile registrare i propri dati, così da poter tenere sotto controllo i propri progressi. Insomma, sembra che il software non sia assolutamente pronto a supportare a dovere l’hardware.
Xiaomi Mi Band 1S: Autonomia
La batteria di questa Mi Band 1S è la medesima della seconda revisione di Mi Band, da 25 mA. Questo si traduce in una durata identica al precedente modello che si attesta sui 30 giorni di utilizzo circa. E’ chiaro, però, che la nuova Mi Band 1S può essere sfruttata anche per il calcolo dei battiti cardiaci.
Trattandosi di un’operazione a richiesta dell’utente incide sulla durata in maniera proporzionale al suo utilizzo. Dunque, i 30 giorni di utilizzo sono assicurati qualora non si facesse uso del nuovo sensore, mentre richiamandolo costantemente, soprattutto in modalità Running, potrebbe incidere notevolmente sulla batteria, che in ogni caso avrà una durata superiore alla settimana.
Conclusioni
In sintesi, nonostante gli sforzi compiuti per l’hardware e il fatto che la Mi Band 1S sia probabilmente la più economica smartband con rilevatore di battito cardiaco, l’impressine è che per sfidare i vari Fitbit o altri bracciali smart con cardiofrequenzimetro, Xiaomi debba ancora lavorare sul fronte software. Ci sono ancora molte asperità e un senso di non finito che devono essere eliminati per far sì che l’accessorio dell’azienda cinese diventi effettivamente un prodotto di punta in grado di funzionare semplicemente per tutti.
In ogni caso, ci sentiamo di consigliare questa Mi Band ai precedenti modelli, per un motivo piuttosto semplici: le limitazioni, attualmente, sembrano essere collegate al software, da ottimizzare per il nuovo sensore. E’ chiaro che, al momento in cui verranno risolti i problemi sopra segnalati, Mi Band 1S diverrà un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli sportivi.
Restano salvi per questa Mi Band 1S tutti gli aspetti positivi delle precedenti versioni, di cui vi invitiamo a leggere le recensioni complete: Recensione Xiaomi Mi Band e Recensione Xiaomi Mi Band 2015 (versione aggiornata). Purtroppo, rimane anche l’aspetto negativo collegato ai tre LED, che sono solo a luce bianca e non colorate, come nella primissima versione.
Costerebbe 33 dollari, ma per alcuni giorni lo comprate a 27,77 dollari su Gearbest mettendo il codice sconto GBMI1S nel carrello. Si acquista direttamente da questo indirizzo su Gearbest.
PRO
- Economica
- Precisa nella misurazione
- Autonomia
- Tutti gli aspetti positivi delle precedenti versioni
CONTRO
- L’app non registra le sessioni di jogging
- Misurazione manuale del battito macchinosa
- Su iOS non esiste ancora Running
- Su Android Running funziona male
- I LED sono solo a luce bianca