A distanza di più di sette mesi dall’introduzione di Apple Watch arriva anche il primo dock con la Mela, il Dock magnetico per la ricarica di Apple Watch. Il lancio avvenuto una quindicina di giorni fa ha suscitato molta curiosità non solo per l’inconsueto ritardo, ma anche perchè questo accessorio arriva in un mercato molto affollato dove farsi largo è difficile, specialmente per un prodotto che, listino alla mano, deve provare a competere con concorrenti non troppo disprezzabili, che costano anche un quarto e fanno, apparentemente, la stessa cosa. Come pensa di riuscirci Apple? Per provare a dare una risposta abbiamo messo alla prova il dock, in un test che è partito da un esame di materiali e design, per finire con le funzioni.
Originale, minimalista ma che non passa inosservato
Il Dock magnetico per la ricarica di Apple Watch è in un tempo minimalista ma assolutamente personale. È un disco, piuttosto piccolo, con un altro disco (la piastra di ricarica vera e propria) al suo interno, del tutto privo di linee e sporgenze; chiuso sfila bassissimo sul piano d’appoggio, ed è di un colore, bianco, che è il neutro per eccellenza, ma nonostante il design lineare e il colore non può passare inosservato.
Qualcuno ha notato una decisa somiglianza con la scatola di vendita di Ikepod, l’orologio disegnato da Marc Newson in una delle sue avventure imprenditoriali e di creatività, prima del suo arrivo in Apple, attribuendo lo stile del dock proprio al designer australiano. Difficile dire se sia così, ma quel che si delinea è un prodotto che ha una sua ben precisa identità, anche provocatoria, proprio come altri oggetti di Newson: design e proporzioni sono del tutto inusuali e anticonvenzionali rispetto a qualunque altra cosa che avete visto fino ad oggi tra i dock per la ricarica di iPhone.
Basti pensare alla struttura: la parte centrale, che contiene la piastra magnetica di ricarica, può restare abbassata o sollevata rispetto al piano. Se resta chiusa il dock sfugge ad un primo sguardo, ma, come accennato, una volta notato non manca di suscitare curiosità. Una volta alzato il braccio centrale, il ritmo cambia: il disco che resta orizzontale al piano ha una sorta di proiezione in miniatura nella piastra di ricarica che si solleva con un angolo a 45 gradi. Tutto questo definisce il dock come unico, interrogando la fantasia chi lo scruta ma soprattutto fornisce chiara l’idea di un progetto stilistico che non si trova in altri accessori simili. Può, ovviamente, piacere o no (come molti degli oggetti disegnati da Newson), ma sicuramente non manca di carattere e reclama attenzione che va al di là di quella che gli si deve attribuire per la funzione che si prefigge.
Parlando dei materiali, ogni singolo elemento è molto curato e l’assemblaggio impeccabile. Certo da questo punto di vista non c’è stato un gioco al risparmio da parte di Apple. La parte superiore pare essere realizzata nello stesso materiale di cui sono fatti i bracciali sport, quel fluoroelastomero di cui abbiamo scritto in passato in occasione del lancio dell’Apple Watch. Al tatto è molto piacevole, quasi soffice anche se sorge immediatamente un dubbio sulla sua capacità di resistere a sporco e polvere. In ogni caso appare lavabile.
Alla plastica fa da contraltare il metallo lucido, acciaio, che caratterizza le finiture. Una novità su prodotti recenti di Apple, anche se non assoluta. Chi non ricorda l’acciaio lucido degli iPhone 3G/3GS e del dorso degli iPod di prima generazione?
Funzionamento basilare, ma nulla è lasciato al caso
Il design non è solo un segno distintivo fondamentale del Dock magnetico per la ricarica di Apple Watch, ma è anche funzionale alla sua operatività.
Il dock è rivestito alla base in un materiale antiscivolo sintetico e morbido, che simula la pelle scamosciata, è bilanciato e dimensionato in maniera tale da rappresentare un giusto compromesso tra peso e dimensioni. Collegando e staccando l’Apple Watch non sia avrà alcuna esitazione o scostamento dalla posizione in cui l’avremo messo, questo nonostante il magnete sia piuttosto potente.
Come accennato potremo usare il dock in posizione completamente chiusa, il che sarà il modo principale per ricaricare gli Apple Watch con bracciale aperto anche se non sarà impossibile ricaricare un orologio con bracciale in maglia milanese. Basterà sollevare il dock e infilare il bracciale. Con questo tipo di cinturini potrebbe essere però più comodo usare il dock con la piastra alzata. In questa posizione potremo anche collocare Apple Watch in orizzontale e attivare la modalità notturna.
Un aspetto interessante dal punto di vista costruttivo è che il braccio offre una certa frizione; resiste in maniera misurata alla chiusura e all’apertura, per tenere l’angolazione nella posizione preferita.
Va segnalato che il Dock magnetico per la ricarica di Apple Watch è il primo dock in assoluto ad avere una piastra di ricarica integrata. Tutti gli altri dock che troviamo in commercio, anche i migliori e più costosi come il Fortè di Twelve South, costringono a riciclare il caricabatterie originale. Questo, a quanto pare, avviene perché Apple usa per il caricabatterie di Apple Watch tecnologie proprietarie che dovrebbero essere acquistate in licenza, ammesso che Apple abbia deciso di licenziarle.
Un altro elemento di cui si deve tenere conto, è che nella confezione troviamo un cavo Lightning da due metri. Apple lo fornisce al servizio del dock, ma nulla impedisce di usarlo anche con altri dispositivi, visto che stiamo parlando di un comune cavo Lightning che, da una parte, si infila nella porta Lightning dell’accessorio e dall’altra, in un qualunque caricabatterie USB.
Di fatto, insomma, il dock è un pacchetto completo, un “tutto in uno” che permette di avere due sistemi totalmente indipendenti di ricarica: quello che troviamo nella confezione di Apple Watch e quello rappresentato dal nuovo accessorio Apple. Uno potremo usarlo in viaggio, il secondo in ufficio o in casa, solo per fare un esempio.
In conclusione
Il Dock magnetico per la ricarica di Apple Watch è un prodotto molto interessante dal punto di vista del design, che nasce con una sua precisa e molto specifica ed originale identità. È un accessorio minimalista ma che usa sapientemente la linearità e la semplicità delle forme, per distinguersi dal resto dei prodotti oggi in commercio. Dal punto di vista dei materiali e dell’assemblaggio siamo di fronte, come sempre, ad un prodotto che è al top: piacevole non solo da vedere, ma anche da toccare e che una volta collocato su una scrivania può tranquillamente essere considerato un oggetto d’arredo.
Dal punto di vista funzionale, non c’è molto da dire se non che è strutturato per operare in più posizioni, con più tipi di bracciale e in differenti modalità.
Forse, design a parte, l’aspetto più notevole è che si tratta dell’unico dock oggi in commercio che non costringe nè a riciclare il caricabatterie in dotazione, nè a comprarne un altro, quindi permette di risparmiare i 45 euro, prezzo del caricabatterie aggiuntivo Apple, richiesti, se si vogliono avere davvero due sistemi di ricarica. Un obbligo se si acquista uno qualunque di tutti i dock oggi in commercio, da quelli più economici (che costano una quindicina di euro) ai migliori, come il Twelve South Fortè, che toccano i 70 euro. Per soprannumero nella confezione trovate anche un cavo Lightning Apple da due metri che anche prodotto da terze parti, non costa mai meno di 12 euro (e che con marchio Apple costa addirittura 35 euro) e che potrete adoperare per il dock o per altri scopi di ricarica e sincronizzazione
Se si sommano design, materiali e i vantaggi che derivano da avere un doppio caricabatterie, gli 89 euro per il dock, il principale ostacolo all’acquisto, sono dunque un investimento razionale. Se invece pensate di poter fare a meno del doppio caricabatterie per Apple Watch e di un design che nessun altro prodotto con queste funzioni offre, allora è meglio che guardiate altrove: in commercio ci sono diversi buoni dock per Apple Watch che costano meno e che svolgono lo stesso compito, eventualmente anche di arredo in ufficio o in salotto, che svolge il Dock magnetico per la ricarica di Apple Watch.
Il Dock magnetico per la ricarica di Apple Watch si compra su Apple Store e costa 89 euro, spedizione inclusa
Pro
– Design originale che conferisce una personalità unici
– Materiali e assemblaggio ineccepibili
– Flessibile e funzionale
– È l’unico dock in commercio con caricabatterie integrato
Contro
– Design che potrebbe non piacere a tutti
– Costo significativo