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Recensione Apple Pencil: oltre il classico pennino

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Quanto tempo è passato da quando Jobs diceva “A chi serve una stilo per un schermo touch? A nessuno…”? Diremmo molto, visto che ora Apple ha rilasciato una stilo: la Apple Pencil (109 euro su Apple Store). La domanda su che cosa possa avere indotto Apple a cambiare idea, va messa da parte mentre si prova a capire che cosa porta e che cosa vale questo accessorio che abbiamo avuto l’occasione di testare in questi giorni, assieme all’iPad Pro per il quale è stato esplicitamente e, per ora, esclusivamente realizzato.

Se noi abbiamo messo da parte la domanda, chi ci legge dovrebbe mettere da parte fin da subito anche una pretesa: che chi scrive sia in grado di dare un giudizio sulla Apple Pencil in quanto strumento per fumettisti, artisti, architetti. Non siamo infatti semplicemente in grado di svolgere un test in questa chiave per una connaturata incapacità a qualunque cosa che comporti l’uso di uno strumento di disegno o di pittura, da una matita ad un pennello. Ma quel che chiunque può cominciare a dire anche solo prendendo in mano la penna è che dietro c’è una precisa ingegnerizzazione e una grande cura costruttiva.

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Come è fatta

La Apple Pencil è un cilindretto bianco, in plastica lucida, delle dimensioni di una vera matita, leggermente ma non fastidiosamente scivolosa. Da una parte ha una punta in materiale plastico, all’apparenza e al tatto pare essere gomma, ma certamente si tratta di un composto elettroconduttivo. Dietro alla punta, che si svita (nella confezione ne troviamo una di ricambio), c’è infatti un elettrodo che, come vedremo, è la chiave del funzionamento dell’accessorio. Sul lato opposto troviamo un connettore Lightning, che serve per il primo abbinamento (la penna viene identificata dal sistema operativo, ma il pairing è via Bluetooth) e per la ricarica. Il tappino che copre il connettore è molto ben fatto: è realizzato in plastica e metallo magnetizzato. Un piccolo anello sporgente, si incastra nella parte finale della penna con un preciso “click”. Apple ha anche posto cura alla sicurezza: il tappo è forato e se fosse ingerito da un bambino e finisse nella trachea o si incastrasse in gola, non bloccherebbe totalmente il transito dell’aria.

La batteria

La Apple Pencil ha una batteria interna che dovrebbe offrire 12 ore di funzionamento continuato. Una volta scarica (al 5% della capacità) abbiamo un messaggio da iPad. A quel punto potremo semplicemente collegarla ad una porta Lightning per 15 secondi per avere, dice Apple, 30 minuti di autonomia aggiuntiva. Non sappiamo quanto ci voglia per ricaricare completamente la penna, ma a occhio e croce potrebbero volerci una decina di minuti, in pratica il tempo di un caffè e un paio di chiacchere. Nonostante la Apple Pencil non abbia un sistema per dirci quanta è l’autonomia della batteria, potremo sempre vedere la percentuale di energia richiamando il widget batteria di iOS su iPad, come si fa su iPhone per vedere l’autonomia di Apple Watch.

Per ricaricare la batteria dovremo infilarla dentro al connettore Lightning di iPad Pro. Se la posizione che assume dovesse lasciarvi preoccupati (la penna sporge, ovviamente, massicciamente e il connettore o la porta Lightning istintivamente appaiono in pericolo potrebbe rompersi facilmente), avrete a disposizione un adattatore che vi permetterà di collegare la penna ad un comune cavo Lightning e quindi ad un caricabatterie USB o alla porta del Mac o del PC.

apple pencil

Ergonomia

Un altro dettaglio interessante dal punto di vista costruttivo e che si nota immediatamente è che la Apple Pencil pur essendo perfettamente tonda non rotola facilmente. Apple ha infatti applicato internamente un peso; questo peso agisce congiuntamente alla forza di gravità per rendere meno probabile, anche se non del tutto impossibile, che la penna rotoli su un tavolo. Ovviamente se parliamo di un piano inclinato, il peso non fermerà la penna, ma appoggiata su un piano dovrà avere una spinta di una certa decisione per allontanarsi dal posto dove l’avremo appoggiata.

Nel corso della nostra prova abbiamo pensato da subito che probabilmente uno degli accessori più gettonati da chi acquisterà la Apple Pencil sarà un supporto che possa tenere la penna in verticale o sdraiata, magari ricaricandola. Nell’attesa di vedere un simile accessorio, abbiamo sfruttato il bordo magnetico di iPad che è un buon posto per un supporto “casual” della penna. Il contrappeso interno viene attratto dai magneti e la penna non scivola e non si muove (eccessivamente) e resta in posizione, accanto al tablet, pronta per essere usata.

Il funzionamento

Una volta abbinata, la penna entra in funzione immediatamente ed è difficile prestare attenzione ad altri dettagli che sono frutto di altri complessi processi di ingegnerizzazione. Ad esempio una delle cose che impressionano di più della penna è l’assenza totale di ritardo nella tracciamento; di fatto la punta scrive senza esitazione il percorso che le imponiamo, come se fosse una normale biro, una matita o un pennarello. Apple ci dice che il ritardo medio tra lo spostamento della penna e l’apparizione del tracciato è di 20 millisecondi, molto meno del ritardo cui ci hanno abituato altre penne di terze parti su iPad. In effetti Apple ha fatto due cose per arrivare a questo risultato: un paio software e un paio hardware.

Via software, iOS 9 ha ridotto in maniera molto elevata il ritardo in millisecondi che intercorre da quando viene rilevato il tocco a quando il display reagisce al comando. Secondariamente iOS 9 include la predizione touch, una serie di algoritmi sofisticati che tenendo conto della velocità, accelerazione, angolo e curvatura del tocco, permettono al sistema operativo di prevedere quale sarà la prossima posizione della punta. Come aveva spiegato qualche mese fa Tim Ritchey, OS Architect di Adonit, nessun tablet o schermo touch può garantire una precisione sufficiente per i lavori di precisione senza includere la predizione touch.

Apple ha però fatto anche qualche cosa a livello hardware. Il refresh dello schermo  quando viene percepita la punta della penna, è a 240 volte al secondo, contro le 40 volte al secondo del tocco in punta di dita. Anche se Apple non approfondisce l’argomento, questo ci lascia intuire che non sono i classici sensori capacitivi che ha ogni schermo touch a rilevare la posizione della penna, ma qualche altra componente del display che legge l’elettrodo della punta. È anche grazie a questa speciale tecnologia che la penna viene identificata con precisione nella sua posizione, distanza dallo schermo e inclinazione. La penna infatti produce un differente effetto grafico in alcune applicazioni, come ad esempio Note, quando la usiamo con uno specifico orientamento.

Ad esempio potremo avere un tratto fine se la teniamo perfettamente in verticale, tratto che via via diventerà più spesso inclinandola. Usando la punta in stile matita, con una forte inclinazione avremo lo stesso effetto che si ha sfregando la matita in quella posizione: non un tratto fine ma un tratto spesso e poco definito, come se stessimo strofinando la punta di una matita di lato. Questo, come è facile immaginare da parte di chiunque abbia un po’ di dimestichezza con strumenti e applicazioni da disegno, apre importanti prospettive “ergonomiche”, riducendo il ricorso a tocchi multipli sullo schermo, per simulare differenti tipi di pennello oppure ombreggiature, anche se dovranno essere le applicazioni a supportare la funzione.

Doppio Trucco

Schermo, software, penna, tutti insieme, permettono di fare anche altre cose che non sono possibili con differenti stilo. Il display di iPad è estremamente intelligente nel riconoscere il tocco della penna, separandolo dal tocco del palmo che non viene rilevato: potremo quindi usare il display per appoggiare la mano e disegnare o scrivere. Nello stesso tempo potremo usare la Apple Pencil e la punta delle dita insieme, ad esempio. Questo avviene, in questo momento, con Note che richiama il righello toccanodo lo sche con la punta delle dita e tracciare una riga diritta usando Apple Pencil e potremo anche  muovere il righello con le dita mentre continuiamo ad usare Apple Pencil. Questa possibilità di distinguere e in un tempo leggere insieme punta della Apple Pencil punta delle dita, ci pare molto interessante in prospettiva: si può ad esempio immaginare il lancio da parte di qualche sviluppatore indipendente di applicazioni con un foglio virtuale che si potrà ruotare mentre si disegna; oppure che  qualche azienda che sviluppa un programma per il 3D possa darci la possibilità di manipolare un modello mentre si apportano ritocchi usando la penna. [Aggiornamento: i primi programmi che utilizzano capacità innovative della Apple Pencil li trovati segnalati in questa pagina]

Dal punto di vista della scorrevolezza abbiamo trovato la punta molto fluida, forse per alcuni usi anche troppo. Ripetiamo di non essere artisti nè di avere alcuna competenza in materia grafica o di disegno, ma supponiamo che per alcuni lavori, forse, avere una punta che presenta un po’ più di resistenza di quella offerta da Apple Pencil potrebbe essere utile. Chissà che nei prossimi mesi qualche produttore di accessori (o Apple stessa) non possa rilasciare punte differenti da quella che troviamo dentro alla confezione.

apple pencil

Conclusioni

In conclusione, la Apple Pencil è un prodotto ingegnerizzato in maniera molto sofisticata e con attenzione al dettaglio. Il fatto che sia stato prodotto da chi sviluppa sia l’hardware che lo governa che il sistema operativo, permette all’accessorio di fare cose che altre stilo non sono in grado di fare. Che questo basti da solo a far diventare la Apple Pencil qualche cosa che acquisteranno tutti coloro che acquistano iPad Pro ci pare non troppo probabile, ma se gli sviluppatori riusciranno a costruire intorno all’innovazione che la Apple Pencil porta, chi in passato ha acquistato  una penna per disegnare o per usare applicazioni artistiche, potrebbe trovare l’interpretazione di Apple del classico “pennino” un accessorio molto utile per incrementare la propria produttività. Se poi, infine, Apple dovesse decidere di supportare Apple Pencil anche su altri iPad, come i prossimi modelli di iPad Air o mini, è possibile che le vendite dell’accessorio possano essere decisamente superiori a quelle che molti osservatori stanno pronosticando.

Prezzo al Pubblico

Apple Pencil costa 109 euro, su Apple Store. La spedizione è a 3-4 settimane dall’ordine.

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