Se ci fosse bisogno di una ulteriore dimostrazione che Apple ha davvero sparigliato il mercato della telefonia mobile in generale e quello delle applicazioni per cellulari, la mossa di LG servirebbe a confermarlo pienamente.
Il colosso coreano,un’azienda che produce decine di milioni di telefoni cellulari in tutto il mondo, dopo aver cercato di mettere un piede nel mercato statunitense e in quello asiatico con un negozio per le applicazioni di terze parti adesso decide di giocare la carta degli altri mercati. In particolare, quelli europei e sudamericani.
Dopo aver lanciato infatti 1.400 applicativi, di cui 100 gratis, in 15 lingue diverse, per Malaysia, Singapore, Australia e la stessa Corea del Sud, ha aperto anche negli Usa e adesso cerca di aprire al resto del mondo.
Europa e America latina avranno circa 2000 applicazioni per la fine dell’anno e in questo modo il terzo produttore al mondo di telefoni cellulari cerca di mantenersi in piedi in un mercato in profondo e rapidissimo cambiamento, in cui gli apparecchi praticamente privi di margine da 60 euro dominano i volumi mentre quelli con margini ricchissimi da 600 e 700 euro stanno finendo nelle mani di un ristretto numero di attori, capitanati da Apple.
Il tentativo da parte di LG di aprire un negozio digitale incorporato nei telefoni per scaricare le applicazioni, che ricalca appieno il modello di Apple, segue quelli di Nokia con Ovi, di Blackberry con App World e di Android Market e Marketplace Mobile di Microsoft. Insomma, si aggiunge in una scena piuttosto complessa in cui, per ottenere software di terze parti di qualità decente, è necessario personalizzare molto gli applicativi sul singolo tipo di apparecchi, uno sforzo che molti sviluppatori sono in grado di fare una volta sola e quindi tendono a preferire una o al massimo due piattaforme.
Il rischio è che chi non arrivi primo perda tutto, senza medaglia d’argento né premio di consolazione. Il negozio LG Application Store potrà essere usato sui modelli più recenti della casa coreana, tra cui il nuovo LG-GM730. Il modello di negozio che LG ha intenzione di far partire è basato sulla massima apertura ai tipi di software che verranno realizzati, anche se LG fa comunque sapere che “Pur non avendo intenzione di censurare alcuna applicazione disponibile per i nostri clienti, come accade invece in altri negozi online di telefoni della concorrenza, comunque vogliamo assicurare che nei software distribuiti ci siano quegli alti standard di qualità che i nostri clienti si aspettano”.
Secondo Rob Enderle, analista e proprietario della scoietà Enderle Group, l’Europa favorirà LG, visto che è un mercato molto frammentato, e LG farà di sicuro tesoro degli errori commessi da Apple nell’anno di esistenza dell’App store.