Ci sono i cavi Lightning, i buoni cavi Lightning i cavi Lightning molto robusti e ora anche quelli a prova di proiettile, o quasi. A produrre questi ultimi è Anker che ha lanciato una interessante novità che dovrebbe migliorare di molto la resistenza di questi accessori che, come noto, tendono normalmente ad usurarsi e rompersi piuttosto facilmente. I cavi a prova di proiettile, contraddistinti dal marchio Powerline, non sono, ovviamente tali, ma sono i primi al mondo ad essere stati rafforzati con fibra di Kevlar che viene usata per i giubbotti usati da forze dell’ordine e militari per proteggersi da colpi di arma da fuoco. Macitynet ha avuto l’occasione di valutare due versioni dei cavi, quella da 30 centimetri e quella da 90 centimetri, oltre ad un cavo Micro USB, giungendo a conclusione che si tratta certamente dei più solidi cavi che abbiamo mai provato, anche se i loro pregi non finiscono qui.
I cavi vengono consegnati in una piccola e minimalista scatola in cartone, più piccola di quella che abbiamo visto in passato uscire dalle fabbriche di Anker. All’interno troviamo i cavi accompagnati da un laccetto in velcro che si può usare per tenere arrotolato l’accessorio. La prima impressione che se ne ricava è che l’azienda cinese non ha certo lesinato nella quantità di materiali. Il cavo ha un diametro significativamente più grande sia di quello Apple che di tutti i concorrenti. È anche più spesso del cavo rivestito in fibra di nylon che abbiamo recensito qualche mese fa, oltre che, ovviamente, anche dei cavi Lightning Apple. Particolarmente massicci sono i connettori in plastica; sia quello USB che che quello Lightning appaiono certamente ben costruiti, ma impossibili da usare con custodie o dock tagliati a misura per i cavi Apple. Nessun problema, ovviamente, per le custodie che sono aperte sul fondo e non coprono il bordo inferiore.
Il vero segreto dei cavi Powerline Anker è però all’interno. Tutti i cavi, sia quello dati che quelli per l’alimentazione, sono rinforzati con fibra di Kevlar. Abbiamo aperto uno dei cavi e abbiamo in effetti constatato che la parte conduttiva dei cavi è mescolata a filamenti di Kevlar; questo migliora certamente la resistenza allo strappo e scarica parte dello stress che deriva dalla flessione. Il resto lo fanno il rivestimento in plastica molto spessa, dal punto di vista della mescola simile a quella usata da Apple, ma più robusta, il rivestimento in maglia e la schermatura. Anker ha anche rinforzato il punto d’ingresso dei cavi nei connettori. Una guarnizione in gomma morbida accompagna il cavo all’innesto con la parte in plastica dura. Difficile se non impossibile che il cavo ceda o si slabbri in questo punto.
Il produttore parla di test che hanno prodotto fino a 5000 flessioni del cavo prima della rottura (10mila per il cavo MicroUSB che è più spesso). La versione in maglia di Nylon è stato sperimentato fino a 4000 flessioni, quindi siamo oltre il limite del già eccellente cavo di precedente generazione e ancora oggi in commercio. Non sappiamo se questo dato sia attendibile, ma dopo avere maneggiato il cavo per qualche giorno tendiamo ad accreditare questa specifica.
Molto interessanti i dati che abbiamo rilevato dal punto di vista della ricarica. Messi alla prova con un amperometro, i cavi Anker hanno ricaricato un iPad mini al 62% della batteria a 1,74 Ah, molto meglio di un cavo compatibile di altra marca, pur di buona qualità, che non ha superato gli 1,40 Ah, ma anche meglio del cavo originale Apple, che ha totalizzato un massimo di 1,62 Ah. Abbiamo poi fatto una controprova con un iPhone 6 Plus al 72% della carica con risultati sostanzialmente omologabili; il cavo Anker caricava tra 1,32 e 1,34 Ah, il cavo Apple tra 1,22 e 1,24, il cavo compatibile tra 1,14 e 1,16. Questo tradotto in pratica significa che il cavo Anker è in grado di ricaricare un iPhone o un iPad a velocità più elevate persino del cavo Apple, anche se è possibile che a conti fatti, specie su dispositivi a capacità ridotta (come gli iPhone 6) le differenze si potranno contare in minuti.
In conclusione, come abbiamo accennato in apertura i cavi Lightning (e Micro USB) di Anker sono certamente i più solidi che abbiamo visto fino ad oggi. La fibra in Kevlar li rende molto resistenti anche allo strappo e allevia la tensione che deriva dalla flessione. Oltre a questo sono straordinariamente conduttivi, superiori in questo anche ai cavi Apple. In pratica ricaricano i dispositivi della Mela più velocemente dei cavi originali.
Attualmente su Amazon ci sono due cavi Lightning, uno da 30 centimetri e uno da 90 centimetri, con prezzi che partono da 8,49 euro; è anche disponibile un Micro USB da 90 centimetri che costa 6,99 euro.