Lenovo ha letteralmente snobbato Microsoft e, conseguentemente, respinto la richiesta di vendere Surface. A riportare la curiosa questione è la redazione di Theregistrer, riferendo le dirette parole del CEO e COO di Lenovo Gianfranco Lanci: “Ho detto di no a rivendere i loro prodotti”.
Le richieste di Microsoft, anche dopo il primo rifiuto, non sono cessate, e anzi sono divenute sempre più pressanti nei confronti di Lenovo, che ha più volte respinto i corteggiamenti della casa di Redmond, vista soltanto come un vero e proprio concorrente. I vertici di Lenovo, dunque, non vedono alcun motivo per vendere i prodotti della concorrenza, sebbene Windows sia un vero e proprio alleato. Insomma, Lenovo ha deciso di prendere strade completamente diverse da quelle percorse da HP e Dell, che hanno invece deciso di vendere i prodotti Surface, infarcendoli peraltro di software e servizi proprietari, non sempre cari alla clientela.
Marius Hass, direttore commerciale di Dell, ha difeso la sua decisione di vendere i Surface Microsoft, sostenendo che tale strategia è a tutto vantaggio dei clienti; insomma, sebbene Microsoft di fatto operi come un concorrete di Dell, vendere i Surface, dice Dell, è un modo come un altro di “prendersi cura dei clienti”. È la stessa strategia che ha deciso di seguire HP, che ha avanzato le stesse motivazioni per giustificare la propria scelta di vendere i tablet Microsoft: sono concorrenti, ma per il bene dei clienti chiudiamo un occhio.
In ogni caso, quale che siano gli accordi del colosso per rivendere i propri Surface, secondo Canalys, Microsoft ha spedito 1,5 milioni di unità nel Q1, ricoprendo ancora un ruolo del tutto marginale nel campo dei tablet. Chissà che l’arrivo del nuovo Surface Pro 4, o Surface Book, possa finalmente rilanciare Microsoft in questo settore, sempre più occupato da Android, ma soprattutto dagli iPad di Apple.