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I Google Glass non sono morti e sepolti come qualcuno potrebbe pensare, e proprio in queste ore il colosso di Mountain View ha ottenuto un brevetto per l’utilizzo di ologrammi con gli occhiali Smart, per dare vita ad una esperienze di realtà aumentata per la sovrapposizioni di immagini generate al computer (CGI) a quelle del mondo reale.
Come spesso accade, naturalmente, la richiesta di un brevetto non si traduce necessariamente nella messa in pratica della nuova idea; ne sono conferma le parole di risposta a techcrunch da parte di un dirigente Google, che ha precisato come la società chieda brevetti su una varietà di idee, anche se solo alcune di questa arrivano a quel punto tale di maturazione per poter poi essere trasformate in realtà. In effetti, Google Glass ha attualmente bisogno di una vera e propria killer feature, che possa effettivamente giustificare l’utilizzo di questa nuova tipologia di indossabili. In effetti Google potrebbe utilizzare tale tecnologia per applicazioni videoludiche, così come testimonia il filmato in calce. Ed infatti, la sovrapposizioni di immagini in computer grafica con la realtà intorno all’utente potrebbe creare un ambiente di gioco vastissimo e in prima persona, con un grado di coinvolgimento unico; a ben vedere, però, le possibili applicazioni degli ologrammi ai Google Glass non si limiterebbero al campo videoludico.
In ogni caso, dopo l’investimento di Google in Magic Leap, società che da tempo ha registrato vari brevetti su tecnologie a ologrammi, appare chiaro che la strada che Mountain View vorrà, e dovrà, calcare con i propri occhiali è questa. Gli ologrammi attualmente non trovano molto spazio nell’utilizzo commerciale, ma in questo senso Google potrebbe nuovamente essere pioniere e portatore di nuove tecnologie. Insomma, i Google Glass potrebbero presto diventare lo strumento essenziale attraverso il quale mettere in pratica le idee di Magic Leap. Il video in calce è solo un esempio di come la tecnologia ad ologrammi potrebbe cambiare il modo di indossare gli occhiali intelligenti di Mountain View.
