Apple ha aggiornato la sezione del suo sito web dedicata alle norme sulla privacy, argomento sul quale da tempo la multinazionale di Cupertino ha dimostrato grande attenzione evidenziando l’uso di tecniche di cifratura affidabili e norme rigorose che disciplinano il trattamento dei dati, arrivando al punto di forti discussioni con i governi che vorrebbero avere accesso ai dati. Il Ceo Tim Cook ribadisce: “Non abbiamo mai collaborato con le autorità governative di alcun Paese per creare backdoor nei nostri prodotti o servizi, né abbiamo mai fornito l’accesso ai nostri server. E non lo faremo mai”.
“Il nostro impegno per la tutela della tua privacy nasce dal profondo rispetto che abbiamo per i nostri clienti” spiega Cook “Sappiamo bene che la tua fiducia è preziosa. Per questo ci siamo sempre impegnati al massimo per guadagnarcela e mantenerla, e continueremo a farlo”.
Oltre a sostituire le immagini precedenti con quelle relative ai nuovi sistemi operativi (iOS 9 e OS X 10.11 El Capitain), Apple spiega in dettaglio cosa accade nei rapporti con le autorità un una sezione dedicata denominata “Richiesta di informazioni da parte delle autorità”. La società della Mela spiega che la grande maggioranza delle richieste che riceve dalle forze dell’ordine proviene da autorità che agiscono a fronte di una denuncia presentata da un cliente nel tentativo di localizzare un dispositivo rubato.
“Incoraggiamo i clienti che sospettano di aver subito il furto del proprio dispositivo a rivolgersi alle autorità di pubblica sicurezza” dice Apple; e ancora: “Quando le autorità richiedono informazioni sugli account di un cliente, in genere si tratta di account iTunes o iCloud. Se la legge ci obbliga a divulgare dati personali nell’ambito di indagini relative agli account, quando possibile provvediamo a comunicarlo al cliente e a fornire solo le informazioni strettamente necessarie ai fini della richiesta”.
A detta di Apple “meno dello 0,00571% dei clienti è stato oggetto di misure di divulgazione dei dati personali a seguito di una richiesta delle autorità”. Per quanto riguarda le ordinanze delle autorità statunitensi collegate a problematiche di sicurezza “Solo un’esigua percentuale dei nostri milioni di account è oggetto di richieste collegate alla sicurezza nazionale. Negli ultimi sei mesi del 2014, abbiamo ricevuto fra le 250 e le 499 richieste”. “Anche se vorremmo essere più precisi, al momento la legge ci impedisce di fornire maggiori dettagli in merito”.
“Pubblichiamo tutti i dati richiesti conformemente alle normative di legge” dice Apple, ma “Riteniamo che i nostri clienti debbano ricevere più informazioni sui dati sollecitati dalle autorità governative e dalle forze dell’ordine”. “Al momento siamo attivamente impegnati presso la Casa Bianca e le altre autorità politiche e legislative di tutto il mondo per far sì che tali dati siano comunicati in modo più trasparente e preciso, e perché leggi e pratiche di sorveglianza troppo invasive vengano riformate”.