Con il passare degli anni l’impressione che Apple abbia sistematicamente aumentato il prezzo di iPhone è abbastanza tangibile, vista l’impennata di prezzi cui quasi regolarmente assistiamo dopo ogni presentazione di un iPhone di nuova generazione.
Macitynet si è chiesto quanto esattamente siano aumentati i prezzi degli iPhone appena commercializzati per quanto riguarda il mercato Italiano, a partire dal primo iPhone commercializzato nel nostro Paese, iPhone 3G nel 2008, fino ad arrivare all’ultima seri di iPhone 12 annunciata nell’ottobre 2020.
Le risposte sono contenute nella tabella che potete trovare a qui di seguito, che mostra l’evoluzione dei prezzi rispetto ai vari tagli di memoria disponibili per gli iPhone commercializzati.
iPhone SE 2020 riporta il prezzo al 2008
I prezzi sono molto vari: il primo modello di iPhone 3G da 8 GB poteva essere acquistato al prezzo di “solo” 499 euro, il prezzo più basso in assoluto per un iPhone; all’altra estremità della tabella c’è il nuovo e ultimo iPhone 12 Pro Max da 512 GB, che costa oggi 1.639 euro, un aumento pari al 238 per cento.
È interessante notare come iPhone SE 2020 abbia riportato il prezzo di iPhone alle origini: la seconda generazione di iPhone Special Edition si può infatti acquistare a 499 euro, come già detto il prezzo più basso di sempre per un nuovo modello di iPhone, storicamente visto solo in occasione del lancio ufficiale italiano dello smartphone della Mela, avvenuto nel 2008 con iPhone 3G.
Tagli di memoria a confronto
Con il passare del tempo è diventato sempre più difficile fare paragoni ponderati: se inizialmente Apple si limitava a rilasciare un solo modello di iPhone ogni 12 mesi circa, negli ultimi anni la tendenza è stata quella di affiancare i modelli di nuova generazione con nuove “riedizioni”.
Si tratta di modelli “derivati” da altri commercializzati in precedenza, aggiornati nelle caratteristiche e riproposti sul mercato con un nuovo nome ed un prezzo sensibilmente più basso rispetto al prezzo di lancio del modello da cui traggono ispirazione.
Si pensi ad esempio ad iPhone SE 2020 che può essere considerato una versione aggiornata di iPhone 8, oppure a modelli come iPhone 5c, iPhone XR e iPhone 11.
Per tentare di ridurre questa complessità e analizzare l’evoluzione del prezzo più correttamente, si può prendere in esame il prezzo di tutti i modelli che possono essere di nuova generazione – ovvero iPhone 3G, iPhone 3Gs, iPhone 4, iPhone 4s, iPhone 5, iPhone 5s, iPhone 6, iPhone 6s, iPhone 7, iPhone 8, iPhone X, iPhone XS, iPhone 11 e iPhone 12 – ed osservarne l’evoluzione per i tagli di memoria numericamente più disponibili anno dopo anno.
Partendo dagli iPhone da 16 GB, in sette anni, dal 2008 al 2015, il modello di iPhone da 16 GB è passato dai 569 euro per iPhone 3G a 889 euro di iPhone 6s Plus, per un aumento complessivo del 56,24 per cento.
Meno drastico l’incremento sul taglio da 32 GB, che dai 699 euro di iPhone 3Gs passa ai 799 euro di iPhone 7, un incremento del 14 per cento.
Il taglio da 64 GB è forse fino il più significativo perché quello più trasversale al maggior numero di generazioni di iPhone. In questo caso l’incremento è di circa il 42 percento, passato dagli 899 euro di iPhone 4S ai 1.289 euro di iPhone 11 Pro Max del 2019, ma rientrato a 839 euro e 938 euro rispettivamente per iPhone 12 mini e iPhone 12.
L’evoluzione anno su anno
Se consideriamo solamente il prezzo necessario agli utenti per poter mettere ogni anno le mani su un iPhone di nuova generazione nel suo taglio base, i ricarichi che hanno apportato il maggiore aumento si sono avuti fra iPhone 3G e iPhone 3GS (circa il 20 per cento) e fra iPhone 5 e iPhone 4s (circa il 10 per cento), in alcuni casi complice anche l’abbandono dei tagli di memoria meno capienti.
Significativo il salto di prezzo avuto con l’introduzione di iPhone X che rispetto al coevo iPhone 8 vide un incremento di prezzo di oltre il 40 per cento, ma che rappresentò anche un importante salto generazionale nell’evoluzione hardware.
Costo di produzione e prezzo al pubblico
Un altro dato interessante è riscontrabile nel paragone fra l’evoluzione del prezzo di iPhone e l’incremento dei costo di produzione: infatti nel corso degli anni anche il costo di produzione di iPhone è aumentato nettamente, passando dai circa 174 dollari di iPhone 3G ai 490 dollari di iPhone 11 Pro, un aumento pari al 180 per cento.
Se consideriamo il prezzo degli stessi modelli, si passa dai 499 euro di iPhone 3G ai 1.289 per iPhone 11 Pro Max, in incremento di circa il 158 per cento.
Il prezzo è dunque aumentato meno rispetto al costo di produzione, segno che Apple con il passare degli anni ha deciso di accettare una diminuzione della sua marginalità sulle vendite di iPhone.
Prezzo del dollaro e inflazione
Va anche detto che questi calcoli non tengono conto né dell’inflazione né della variazione del prezzo del dollaro rispetto all’euro.
In linea generale comunque Apple ha sempre adeguato al rialzo il prezzo dei suoi smartphone quando rispetto all’anno precedente il dollaro ha subito importanti scarti guadagnando sul cambio.
È successo, ad esempio, tra il 2008 (quando il dollaro era al minimo storico rispetto all’Euro e veleggiava a 1,60 per un Euro) e il 2009 e poi ancora tra il 2009 e il 2010 (quest’ultimo l’anno della prima crisi dell’Euro in conseguenza dei problemi di bilancio della Grecia).
Anche nel 2015 Apple ha ritoccato verso l’alto il prezzo di iPhone, seguendo un l’indebolimento dell’Euro che è passato da circa 1,25 a 1,12 circa per un dollaro.
Apple però non ha diminuito i prezzi quando, come tra il 2010 e il 2011, l’Euro si è rafforzato significativamente: a luglio del 2010 il cambio del Dollaro era intorno a 1,22 per un Euro, nell’ottobre del 2011 (lancio di iPhone 4s) si aggirava sui 1,40, eppure il prezzo dell’iPhone 4s rimase lo stesso dell’iPhone 4.
O ancora fra il 2017 e il 2018 durante l’ultimo rally dell’Euro che lo portò a valere 1,25 dollari, periodo in cui il prezzo degli iPhone passò dagli 839 di iPhone 8 ai 1189 di iPhone XS.
Da considerare anche il valore dell’inflazione media: secondo i dati ISTAT l’inflazione dal 2008 al 2019 è aumentata complessivamente di circa l’11%. Significa che i 499 euro del primo iPhone 3G oggi varrebbero 555 euro circa.
Più iPhone per tutti
È inequivocabile come la strategia di marketing di Apple sia cambiata nel corso degli anni, differenziando gli smartphone disponibili attraverso il riciclo e l’aggiornamento di modelli precedenti o semplicemente abbassandone il prezzo, tattica che ha permesso a Cupertino di aggredire fasce di prezzo più ampie e raggiungere un target di pubblico via via più esteso.
L’ultimo esempio è rappresentato proprio da iPhone SE 2020, lanciato al prezzo di 499 euro. Questa differenziazione ha reso l’incremento dei prezzi forse un po’ più accettabile (o meno percepibile) di quanto fosse in passato, considerando soprattutto che il potere di acquisto medio degli italiani non è certamente aumentato rispetto al 2008.