Il nuovo iPad mini 4 smontato rivela poche ma interessanti sorprese: è veramente un iPad Air 2 più compatto, così come dichiarato nel rapidissimo accenno dal palco del Keynote Apple del 9 settembre, è poco riparabile ma soprattutto funziona con una batteria non solo più sottile ma anche decisamente meno capiente di iPad mini 3. Naturalmente iPad mini 4 smontato è opera del team di esperti di riparazioni iFixit statunitense che procede al dissezionamento completo di ogni novità e dispositivo lanciato da Apple e non solo.
All’esterno lo chassis presenta bordi arrotondati, meno fori per gli altorparlanti e in generale lo snellimento di forme e dimensioni che ora permettono di definire realmente iPad mini una versione compatta del più grande iPad Air 2. Le somiglianze si estendono anche all’interno: ora il più “piccolo” della linea iPad può contare su un processore Apple A8 a 64 bit, fotocamera frontale iSight da 8 megapixel, mentre quella frontale FaceTime HD rimane da 1,2 megapixel. Insomma estetica ma anche componenti e prestazioni sono al pari del top di gamma iPad del 2014: non male per un tablet compatto e proposto a un prezzo abbordabile, per i canoni Apple. In Italia parte da 399 euro da 16 GB solo Wi-Fi, 20 euro meno di Apple Watch Sport base.
La sorpresa di iPad mini 4 smontato sta nell’accumulatore: la procedura di snellimento porta a una batteria più sottile, a singola cella e anche meno capiente. Mentre in iPad mini 3 era a doppia cella da 6.471 mAh, nella nuova versione si passa a una sola cella con capacità di 5.124 mAh. Un sensibile calo di poco più di 1.300 mAh: prima di gridare allo scandalo però occorre tenere presente che Apple dichiara una autonomia identica a quella di iPad mini 3. La spiegazione come sempre sta nel vantaggio strategico di Cupertino: controllo completo su hardware e software. I miglioramenti e i consumi ridotti di Apple A8 abbinati alle ottimizzazioni di iOS 9 sono secondo gli ingegneri Apple più che sufficienti per limare spessore e migliorare il design, ma anche per ridurre la batteria ed offrire agli utenti la stessa autonomia.
Tutto questo verrà verificato con prove e test più completi. Infine nessuna sorpresa invece sapere che l’indice di riparabilità è di 2 su 10, un voto bassissimo dovuto alla sempre maggiore integrazione di componenti in chassis non progettati per essere aperti e riparati ma per risultare il più compatti e leggeri possibile. Per gli interventi di riprazione, quando possibili, occorre affidarsi a tecnici specializzati o, meglio, direttamente ad Apple.