La piattaforma di Intel per macchine desktop high-end comprende in questo momento i chipset X99 e i processori di quinta generazione ad alte performance il cui nome in codice è Haswell-E. La prossima generazione di prodotti ad alte prestazioni sfrutterà la microarchitettura Broadwell e sarà costruita con il processo costruttivo a 14nm. Denominate Broadwell-E, l’arrivo di queste CPU è previsto per il primo trimestre del 2016 stando a quanto riporta CPU World e una slide pubblicata da Benchlife.info.
I primi campioni dei processori Broadwell-E sono in leggero ritardo rispetto a quanto prima previsto. La data-obiettivo per la disponibilità di questi sarebbe slittata di sei settimane. Questo significa che la produzione vera e propria non partirà prima di febbraio o marzo del 2016.
Le CPU Broadwell-E saranno per alcuni versi simili ai predecessori, disponibili in varianti da 6 e 8 core, con memoria cache L3 di 20MB, supporto alla memoria e controller quad-channe DDR4 e 40 corsie PCI-Express. Broadwell-E supporterà l’Hyper-Threading (l’esecuzione di più thread in parallelo) e la tecnologia Turbo Boost (quella che, in determinate condizioni permette automaticamente ai core del processore di operare più velocemente rispetto alla frequenza operativa)
Similarmente a quanto già visto con Haswell-E, saranno disponibili le versioni “K” e “X” con moltiplicatore di clock sbloccato. I chip potranno essere installati nei socket 2011-3, hanno un TDP di 140 Watt e dovrebbe essere possibili installarli sulle schede madre basate su chipset X99. La funzionalità del tutto nuova dei Broadwell-E è il supporto alle memorie DDR4-2400.
Per i Mac Pro (presentati due anni addietro) Apple usa in questo momento gli Xeon E5. Per le macchine di fascia alta di nuova generazione Apple potrebbe sfruttare gli Xeon E5-2600 v4 (Broadwell-EP) che Intel indica con disponibilità di varianti fino a 22 core.