Il lancio di Apple News potrebbe rappresentare una minaccia per applicazioni simili, prima fra tutte Flipboard, che sarà probabilmente il principale concorrente della nuova app in arrivo con iOS 9. Mike McCue, CEO di Flipboard, è però fiducioso ed in una recente intervista a Fortune ostenta una certa sicurezza.
“Abbiamo iniziato cinque anni fa, e da allora sono stati annunciati molti Flipboard-killer, sia da grandi sia da piccole imprese – commenta McCue – C’è stato Google, con Current e poi Edicola, Yahoo, AOL e Facebook. Le dimensioni delle opportunità in questo mercato sono rappresentate da dimensioni e qualità di questi concorrenti. E noi rispettiamo e prendiamo profondamente sul serio quello che Apple sta cercando di fare.”
Seppur timidamente, McCue non perde occasione di ricordare però come Apple non abbia fino ad oggi mai brillato nei suoi tentativi di conquistare mercati che privilegiano la distribuzione di contenuti attraverso gli introiti pubblicitari, probabilmente riferendosi ad iAD, il network promozionale lanciato da Steve Jobs mai del tutto decollato.
“Non c’è dubbio che Apple abbia un vantaggio unico, rappresentato da iOS. Ma il loro obiettivo è quello di costruire e vendere l’hardware, e tutto ciò serve a tale scopo. Non sono una società di pubblicità, ed è molto, molto difficile costruire un ecosistema orientato intorno a pubblicità e abbonamenti se non si è totalmente concentrati su questo”.
Al momento Apple ha firmato accordi con 50 editori; Flipboard, forte dei suoi 70 milioni di utenti, invece è convenzionata con più di 350 testate, tra cui collaborazioni con importanti editori come il New York Times, il Wall Street Journal, il Washington Post e il New Yorker, con piena integrazione con i paywall di tali pubblicazioni. Inoltre ha anche più di 8.000 altre fonti di notizie e contenuti attraverso i feed RSS distribuiti all’interno della app.
Secondo McCue, il semplice fatto che Apple sia una società enorme e decida di realizzare Apple News non è sufficiente a garantirne il successo e porta come esempio quello di Spotify e Pandora: le due aziende stanno ottenendo risultati positivi, nonostante offerte musicali alternative siano già integrate su iOS e Android.
Infine, ultima differenza fra i due servizi, mentre Apple sfrutterà uno stuolo di curatori per la selezione dei contenuti nella sua nuova applicazione (un po’ come succede per Apple Music), McCue osserva che Flipboard ha già centinaia di migliaia di curatori, gli utenti stessi, in quanto gli elementi sociali per la scelta degli articoli sono presenti in app.
Su Flipboard ogni utente può creare una “rivista” personalizzata incentrata su un argomento o un interesse specifico, e può aggiungervi articoli ritrovati sul web; altri utenti possono quindi iscriversi a quella rivista e seguirla. Secondo McCue Flipboard ha ora più di 20 milioni di queste riviste curate dagli utenti stessi.
In definitiva Apple News si prospetta un servizio interessante ma come accaduto con Apple Music è molto prematuro decretare la fine della concorrenza, soprattutto se si tratta di servizi ormai affermati come Flipboard.