La Apple TV è quasi una certezza, ma il servizio in abbonamento per la TV in video è faccenda del prossimo anno. È Jessica Lessin di The Information in una lettera inviata agli abbonati a spiegare di aver saputo da sue fonti che per ora no si parlerà di TV Apple (intesa come canali televisivi), ma solo di Apple TV per una questione economica degli abbonamenti ai servizi, che restano un difficile nodo da sciogliere tra la Mela e i potenziali partner. Nello specifico, il prezzo che Apple vorrebbe addebitare ai consumatori sarebbe troppo basso per i creatori di contenuti, impedendo pertanto il debutto del servizio il prossimo mese.
“C’è ancora un grande divario tra il prezzo che vorrebbero le media company per i loro canali TV e i circa 40$ al mese che Apple vorrebbe chiedere ai consumatori” spiega Lessin; “a qualcosa bisognerà rinunciare”.
Oltre alle problematiche concernenti il licensing, Apple deve risolvere il problema del numero dei server in grado di distribuire i contenuti, assicurando la loro corretta fruizione. Data center di Apple si trovano in California, Nevada, North Carolina e Oregon, ma al momento la società si appoggia ancora ad Akamai per la pesante distribuzione di contenuti.
Le fonti della Lessin affermano che in assenza di un servizio in abbonamento, Apple evidenzierà l’integrazione con gli accessori HomeKit, dispositivi che permettono all’accessorio di diventare un hub per il controllo dei dispositivi connessi in casa. Si evidenzieranno ancora la sicurezza e il fatto che i dati sono memorizzati sulla Apple TV vera e propria e non sul cloud.
Della volontà di Apple nel proporre un servizio si streaming TV, si parla già da marzo di quest’anno. All’epoca si vociferava che Apple sperava di riuscire ad arrivare a un accordo e lanciare il servizio in concomitanza con l’arrivo del nuovo dispositivo entro giugno, in tempo per l’annuale Worldwide Developers Conference. Il servizio non fu invece presentato e se la nuova Apple Tv è ora attesa per settembre; i servizi di streaming video potrebbero essere differiti al 2016.