Gameprom aveva già fatto un buon lavoro con il suo Wild West Pinball (recensito qui da Macitynet) ma con Deep Pinball (in vendita su App Store a 79 centesimi) ha davvero fatto l’impossibile ricreando esattamente l’aspetto ma anche la sensazione di giocare a flipper sull’iPhone o su iPod touch. Questa la prima cosa che viene in mente dopo avere provato per qualche tempo con la nuova creatura della società russa che si occupa di contenuti mobili e da qualche tempo anche di giochi per prodotti Apple. Deep Pinball è, in effetti, una perfetta riproduzione di un flipper, e quando diciamo “riproduzione” non stiamo parlando solo della grafica che pure, come vedremo, è all’eccellenza del settore, ma dell’intera sensazione che si provava nel mettersi di fronte ad una di quelle tavole in compensato con fantasiosi disegni su cui correva veloce una pallina in acciaio respinta da elastici, bordi in gomma e strani personaggi mentre lampeggiavano mille luci e partivano suoni elettronici e suonavano campanelli che descrivevano una storia.
Deep Pinball, parte proprio da qui, da una storia. Nel nostro caso si tratta di una esplorazione sottomarina a bordo di un mezzo ipertecnologico.; ovviamente la storia è solo un pretesto che detta la grafica e le “missioni” che dobbiamo compiere. A ricordarci che siamo in mezzo al mare è, infatti, proprio la grafica colorata in blu profondo e con il disegno di un pescecane che domina la parte centrale della tavola. Il nostro compito sarà quello di percorrere alcune missioni (ce ne sono 4 con tre fasi ciascuna) colpendo in sequenza punti predeterminati e segnalati dal gioco. La “trama” del gioco, in realtà , è abbastanza blanda e non del tutto determinante nel gioco, quel che conta in Deep Pinball è, come abbiamo accennato, la sensazione di giocare con un vero flipper provando a fare più punti possibili.
Come Gameprom sia riuscita in questa impresa non è facile da dire, ma la sensazione deriva, probabilmente, da un mix di suoni, fisica del gioco stesso e grafica. Per quanto riguarda i suoni, si tratta di veri suoni da flipper: campanelli, “clack” e “click” dei bersagli che vengono colpiti, lievi rumori che provegono dai respingenti. Il tutto perfettamente sincronizzato con quel che avviene nel corso del gioco. Una voce “sintetica” femminile ci accompagna nel gioco fornendoci alcune informazioni su quel che dobbiamo fare; ci sono poi alcuni commenti di una voce maschile che sottolinea altri momenti del gioco. La fisica della pallina è praticamente perfetta: accelera e rallenta a seconda degli oggetti che colpisce, acquista velocità quando prende uno spigolo o si adagia mollemente quando, secondo un trucco ben noto ai “flipperisti” di tutti i tempi, la si blocca con il respingitore. La grafica, interamente in 3D, è costituita da animazioni sempre molto credibili e fluide con oggetti che si ritraggono quando vengono colpiti o che si illuminano quando la pallina ci passa sopra. C’è anche una sorta di scivolo che sovrasta, nella miglior tradizione dei flipper con costruzione complessa, la tavola principale e che conduce ad un forziere del tesoro la cui chiave deve essere colpita con la giusta forza per essere aperta. Interessante la possibilità , anche questa basata sullo sfruttamento delle tecnologie 3D e di quelle specifiche di iPhone e iPod touch (come l’acceleromtro), di scuotere la tavola come si faceva con i flipper veri per fare rimbalzare la pallina più volte e fare più punti (attenzione però al “Tilt”…).
A proposito di animazione e di grafica uno dei segni distintivi di Deep Pinball è la visione dinamica; in pratica una sorta di telecamera virtuale segue la pallina nelle sue evoluzioni allargando o restringendo la visuale a seconda delle situazioni. Questa particolarità rende il gioco senza dubbio più accattivante e fruibile visto che sul piccolo schermo di iPhone o iPod touch una pallina che circola velocemente su un piano di significative dimensioni potrebbe diventare invisibile. La scelta, quasi obbligata, sfocia però in quello che potrebbe essere uno dei (pochi) difetti di Deep Pinball; la visione dinamica impedisce, ad esempio, di avere sempre sottocchio i respingenti del flipper e di individuare con precisione la reale traiettoria della pallina. Quando questa rimbalza velocemente è facile perdere la percezione della sua esatta collocazione e sapere se si premere il “bottone” destro o sinistro. Solo giocando molto si riesce ad intuire al di là della visione effettiva. Per altro la visione dinamica in alcune occasioni non ci permette di capire quale sia la zona della tavola dove dobbiamo indirizzare la pallina per compiere la missione costringendoci a lanciare la palla a caso fino a quand non riusciamo a scorgere la freccia luminosa che indica la parte da colpire.
L’uso dei respingenti è il secondo difetto che ci sentiamo di elencare in Deep Pinball. Per farli funzionare si deve semplicemente toccare o, meglio, sfiorare la parte dello schermo corrispondente, destra o sinistra. Poiché basta un tocco leggerissimo è facile sbagliarsi e accogliere la pallina con un respingente involontariamente aperto perché si sta sfiorando il display. Chi scrive ha risolto utilizzando una custodia che tiene le dita naturalmente elevate di qualche millimetro rispetto allo schermo stesso.
Ma al di là di questi piccoli problemi che rappresentano un dettaglio nell’economia complessiva di gioco, Deep Pinball complessivamente è un titolo davvero interessante, che spinge ad un utilizzo “casual”, quando si hanno alcuni minuti di tempo, oppure intensivo, per sfide contro avversari che pubblicano l’esito delle loro partite on line cercando progressivamente di elevare il proprio punteggio e la propria posizione in classifica. In tutti i casi i 79 centesimi spesi sono un nulla per le ore e ore di divertimento che il flipper, non si sa se più virtuale o reale, di Gameprom è in grado di offrire.
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