Ricevere micro-pagamenti attraverso i “mi piace” è già una realtà in Cina, dove WeChat ha lanciato questa funzionalità da qualche settimana in versione beta e per una serie di account ufficiali individuali.
Chi utilizza questo strumento potrà ricompensare l’autore di un articolo o di un pezzo che ha particolarmente apprezzato inviando micro-pagamenti attraversa il sistema WeChat Payments, sempre sviluppato dall’azienda.
Si parte da cifre di 5 yuan (circa 70 centesimi di euro) fino ad arrivare a 200 yuan (circa 28 euro) da donare all’autore del pezzo attraverso un “mi piace” accompagnato da una quantificazione in denaro di tale piacere.
Come riportato da Quartz, WeChat al momento è una delle poche realtà che possono permettersi sperimenti di questo genere: il social network e app di messaggistica più popolare della Cina (oltre 600 milioni di utenti attivi mensilmente) ha sia i numeri sia le tecnologia per tentare di introdurre un modello economico di questo tipo.
L’esperimento vorrebbe riuscire a diffondere un nuovo sistema di monetizzazione in cui giornalisti e scrittori vengono pagati sulla base del gradimento (e soprattutto generosità) del pubblico per i loro contenuti; un modello che se riuscisse a prendere piede potrebbe rivoluzionare il settore dell’editoria online, come ad esempio è accaduto attraverso i network di crowdfunding come Kickstarter.
Se il tentativo dovesse funzionare, anche altre realtà meno distanti dal nostro mercato occidentale, come Facebook – alle prese con possibili pagamenti via Messenger – al momento potrebbero tentare un esperimento di questo genere.