Non è un segreto che il grande successo della gamma iPhone 6 abbia contribuito non poco alle casse dei costruttori e degli assemblatori che forniscono Apple, questo vale ovviamente e soprattutto per Foxconn. Tutto ciò è ampiamente dimostrato dai risultati Foxconn dell’ultimo trimestre: la società ha annunciato un margine lordo del 7,2% superiore al 7% previsto degli analisti. Stesso discorso per l’utile netto che è cresciuto del 27%, pari a 798 milioni di dollari, contro i 783 milioni di dollari attesi dagli analisti.
Secondo Bloomberg i buoni risultati appena presentati da Foxconn sono stati possibili anche grazie al taglio dei costi, strategia che il più grande costruttore a contratto di elettronica al mondo sembra proseguirà anche nei mesi a venire per contrastare la crisi economica in Cina e anche per fronteggiare ordinativi di smartphone in calo, inclusi quelli per i nuovi iPhone 6s. Direttamente o tramite controllate Foxconn costruisce smartphone per diversi marchi, tra cui anche Xiaomi e Huawei in ogni caso circa metà del fatturato e dell’intero giro di affari di Foxconn è dovuto ai prodotti Apple, tra cui spicca la gamma iPhone.
Foxconn che ha sede a Taiwan è indicata tra le società che potrebbe beneficiare della recente svalutazione dello yuan cinese, infatti i contratti e i pagamenti con Apple e gli altri marchi sono per lo più regolati in dollari USA, mentre salari, interessi e altri costi sono sostenuti in yuan. La strategia di riduzione dei costi del costruttore arriva a pochi giorni di distanza da una previsione di KGI Securities: nel report si prevede una crescita zero o addirittura negativa per la nuova gamma di iPhone 6s in arrivo tra settembre e ottobre.