Le conseguenze erano prevedibili, ma ora c’è la conferma ufficiale: l’introduzione della Google Tax spagnola nel settore dell’editoria ha avuto risultati disastrosi in Spagna. A quasi nove mesi dalla sua entrata in vigore, la legge ha apportato solo danni e nessun beneficio.
Per chi non avesse seguito la vicenda, il Governo spagnolo ha ufficializzato dal 1 gennaio 2015 una legge che obbliga gli aggregatori di notizie, come Google News, a pagare una commissione, ribattezzata Google Tax, agli editori “legittimi proprietari” della notizie aggregate.
Come risposta Google ha deciso di chiudere Google News, ma il servizio di Google non è stato l’unico a chiudere bottega, seguito da altri come Planeta Ludico, NiagaRank, InfoAliment e Multifriki
Una commissione di editori spagnoli, Asociación Española de Editoriales de Publicaciones Periódicas (AEEPP), ha realizzato un articolato studio per evidenziare un’abbondanza di conseguenze negative provocate da questa legge:
“L’impatto negativo nel settore della stampa online è molto chiaro, dal momento che un canale molto importante per attirare i lettori è scomparso, con conseguente riduzione dei ricavi pubblicitari. Inoltre, la nuova tassa è anche una barriera per l’espansione di piccoli editori con brand poco noti, e una barriera all’ingresso di nuovi concorrenti, dal momento che potrebbero contare su queste piattaforme per aumentare la loro base lettori.”
Per fare cifre e nomi, i principali 84 siti e testate di notizie spagnoli hanno perso traffico e visite (circa il 16 per cento) e aziende come Zite e Flipboard si tengono per ora lontano da un mercato che deve sottostare a questo tipo di legge, privando gli utenti dei loro servizi.
Ci sarà un ridotto surplus del produttore pari a circa 7 milioni di euro all’anno, che interesserà il settore in modo non uniforme, colpendo presumibilmente pubblicazioni minori, effetto che metterà a repentaglio la sostenibilità finanziaria di queste aziende.
Inoltre il costo dell’aumento del tempo di ricerca per trovare le notizie a carico degli gli utenti di Internet totali in Spagna può essere stimato, nel breve termine, a circa 1.750 milioni di euro all’anno. Il Governo potrebbe decidere di eliminare la legge ma per ora non sembrano esserci aperture in questo senso.