Ricercatori della NASA e dell’University of California hanno sviluppato una nuova tecnologia che permette di migliorare la velocità del WiFI e ridurre l’energia necessaria per trasmettere e ricevere informazioni. La tecnologia, che ancora non ha un nome, è pensata per il mercato dei dispositivi indossabili e permette di raggiungere transfer rate di 330 megabit al secondo, usando energia migliaia di volte inferiore rispetto alle tradizionali connessioni WiFI.
Adrian Tang del Jet Propulsion Laboratory della NASA nei pressi di Pasadena, in California, e M.C. Frank Chang dell’Università della California (Los Angeles), hanno lavorato su microchip per dispositivi indossabili che, anziché usare i tradizionali transmitter e receiver, riflettono i segnali wireless. La soluzione individuata permetterebbe di trasmettere le informazioni tre volte più velocemente rispetto al tradizionale Wi-Fi.
I due ricercatori hanno sviluppato un chip wireless che costantemente percepisce e sopprime i riverberi in background, permettendo al segnale WiFi di essere trasmesso senza che si verifichino interferenze dagli oggetti circostanti. Il sistema è stato testato fino a distanze di sei metri con risultati analoghi.
Affinché il sistema funzioni, è necessario una stazione di base e il servizio WiFi; la ridotta bassa richiesta di energia richiede l’uso di dispositivi con batterie di lunga durata o altri collegamenti a fonti di energia. La domanda di brevetto per questa tecnologia è stata fatta congiuntamente dal California Institute of Technology che gestisce il Jet Propulsion Laboratory della NASA e dall’Università della California. Accordi consentono la futura commercializzazione della tecnologia.