Apple e IBM stanno sviluppando da alcuni mesi “Student Achievement”, app che dovrebbe arrivare ufficialmente entro la fine dell’anno. I due partner recentemente hanno iniziato ad avvicinarsi ai distretti scolastici statunitensi allo scopo di testare nuove tecnologie. A giugno di quest’anno, spiega Computerworld, un’ampia delegazione di personale Apple e IBM si è incontrata con il consiglio di amministrazione del texano Coppell Independent School District. Si è parlato di una partnership tra IBM, Apple e il CISD allo scopo di sviluppare soluzioni descritte alla stregua di “contenuti analitici per l’apprendimento degli studenti”.
Della delegazione facevano parte Doug Hunt, Alex Kaplan, Jeff Douglas e Chuck Snapp per quanto riguarda IBM, e Chris McDade e Margaret Skeahan per quanto riguarda Apple. L’importanza dell’incontro è dimostrata dalla partecipazione di Alex Kaplan, a capo del settore globale che si occupa di Education all’interno di IBM. Nel frattempo altri distretti scolastici di Texas, South Carolina e Maryland starebbero testando la tecnologia in questione.
“Non siamo soddisfatti del modo con il quale le tecnologie sono attualmente usate nel campo della formazione” ha detto Kaplan nel corso dell’incontro. “Riteniamo che occorra fare di più”. Student Achievement App è uno strumento di apprendimento dinamico che sfrutta l’analisi dei dati per fornire agli educatori “informazioni utilizzabili in base agli studenti”, comprendendo i gli effettivi risultati dell’apprendimento e migliorando le modalità di apprendimento. La soluzione è in rapida fase di sviluppo e sarà disponibile su scala mondiale.
“Vogliamo vedere insegnanti desiderosi di connettersi ogni mattina, cambiare il loro lavoro al punto da renderli entusiasti di collegarsi e capire cos’è cambiato, cosa c’è di diverso… una sorta di corsa all’entusiasmo” ha detto Kaplan. L’impatto, sembra di capire, sarà enorme nel modo in cui la formazione è erogata. Nel corso di un workshop sul settore education sponsorizzato da IBM lo scorso anno, Katharine Frase, CTO per il settore pubblico, aveva predetto che le classi sembreranno molto diverse nel giro di un decennio rispetto a quelle che siamo state abituate a vedere negli ultimi 200 anni.
IBM ritiene che le classi del futuro debbano “mettere a disposizione un ambiente che rinforzi l’esperienza di apprendimento, aiuti gli studenti a imparare cosa desiderano, al ritmo a loro più consono, piuttosto che seguire percorsi arbitrari”.
Come parte di questa visione, Apple nel frattempo continua a fare evolvere iTunes U, strumenti per creare e utilizzare contenuti didattici. Da luglio dello scorso anno, lo ricordiamo, gli insegnanti che usano l’app iTunes U gratuita possono creare, modificare e gestire interi corsi direttamente sull’iPad, mentre gli studenti possono collaborare in nuovi modi innovativi, per esempio avviando discussioni di classe e facendo domande direttamente dall’iPad.