Il ritmo lento con il quale la compatibilità con la tecnologia HomeKit di Apple si sta diffondendo, è colpa di alcuni cambiamenti all’ultimo minuto voluti da Apple sul versante sicurezza, incluso un procedimento di certificazione hardware e modifiche nell’ecosistema di networking.
Ne parla The Register citando fonti industriali le quali avrebbero riferito che Apple, per motivi di sicurezza, richiede ai produttori hardware di sfruttare chipset certificati HomeKit e firmware specializzati, aumentando i costi di costruzione e in alcuni casi avrebbero obbligato a variazioni di progettazione. Sebbene non sia da escludere, appare improbabile che Apple abbia integrato modifiche all’ultimo minuto in protocolli e procedure che dovrebbero essere standardizzate da tempo, salvo che non sia stato fondamentale farlo esclusivamente per motivi di sicurezza.
Il programma HomeKit era stato finalizzato a novembre dello scorso anno, in concomitanza con l’arrivo di chip specializzati di Broadcom e Texas Instruments, due delle tre società (l’altra è Marvell) che forniscono componenti Bluetooth e WiFi integrabili nei dispositivi per la smart-home compatibili HomeKit. Broadcom ha recentemente annunciato che la sua piattaforma Wireless Internet Connectivity for Embedded Devices (WICED) è stata completamente approvata da Apple per l’uso con HomeKit.
Secondo The Register, Apple non vuole che i dispositivi sfruttino funzionalità di comunicazione ad hoc, ma vuole che i comandi passino da iCloud e Apple TV, aspetto fondamentale per il da tempo vociferato hub di controllo digitale che permetterebbe il controllo delle funzioni anche da remoto. Il sito internet britannico riferisce anche che Apple è al lavoro su un range extender per trasportare il segnale da una Apple TV sfruttata come hub.
La tecnologia HomeKit è stata presentata la prima volta a giugno de 2014 nel corso dell’annuale Worldwide Developers Conference. HomeKit connette in modo sicuro gli apparecchi di casa, per gestire luci, termostati, chiusura e apertura di porte e garage, ecc. Grazie a un protocollo comune, la tecnologia di Apple offre un abbinamento sicuro degli apparecchi e la possibilità di controllare gruppi o singoli apparecchi in tutta la casa anche sfruttando la tecnologia di riconoscimento vocale Siri.