Bye bye Google Notebook. La casa di Mountain View sta lavorando a una ristrutturazione di alcuni dei prodotti dei suoi laboratori e il “vecchio” blocco per gli appunti digitali (nato nel 2006) diventerà probabilmente una vittima del cambiamento.
Consentiva di prendere appunti ma soprattutto di salvare al volo i risultati trovati nelle pagine di Google come motore di ricerca, quando si è loggati come utenti registrati (vale a dire, per gli utenti di Gmail) che abbiano attivato per tempo il servizio. Adesso non è più possibile: Google Notebook non accetta più nuovi iscritti, mentre chi invece lo aveva già attivato (quindi era anche già in possesso di una identità Gmail) può continuarlo ancora ad usarlo ma non si sa per quanto.
Non è chiaro dove questa sorta di “pulizia estiva” dei servizi minori di Google porterà . Probabilmente Notebook sarà una delle vittime. Ed è un peccato, perché l’utile servizio “minore” di Google aveva per gli utenti iPhone anche una ulteriore, pratica funzionalità . Il merito è di uno dei tanti programmatori indipendenti che ha realizzato gNotes. Il software, giunto alla versione 1.4 e gratuito (all’inizio era venduto a un paio di euro), consente di sincronizzare tutti i blocchetti di appunti e i singoli fogli e di lavorare anche offline (la sincronizzazione avviene quando torna la connessione, e in background).
Unico limite: gNotes non rispetta la formattazione del testo (non solo gli elenchi per punti, ma anche grassetto, corsivo, font diversi etc).
Adesso, comunque, anche il futuro di questa piccola applicazione è in dubbio e gli aggiornamenti (l’ultimo dei quali è dello scorso 3 agosto) sono fortemente in dubbio, a meno che lo sviluppatore non voglia appoggiarsi in futuro ad altri servizi “in the cloud”.