E’ notizia fresca di qualche giorno il licenziamento di Stephen Elop da parte di Microsoft. Ex CEO di Nokia, Elop è considerato da molti osservatori come il principale responsabile del crollo dell’azienda finlandese, dovuto alla scelta di Elop di virare la strategia smartphone dell’azienda verso Windows Phone, decisione che ha portato scarsa fortuna a Nokia, contribuendo solo a svalutare l’azienda per consegnarla nella braccia di Microsoft.
Quartz ha pubblicato un interessante grafico che illustra l’ascesa e la caduta dell’azienda finlandese, dove si evidenzia la crisi della società e soprattutto la crescita sul mercato della concorrenza rappresentata da Apple e Google, che in pochi anni hanno doppiato Nokia e schiacciato quella che fino a 8 anni fa era di gran lunfa la società numero 1 nel settore.
Come reso evidente dal grafico, il mercato smartphone di Nokia ha raggiunto il suo massimo nel 2010, anno in cui Elop diventò amministratore delegato; nonostante ciò, con il senno di poi a quel punto il destino di Nokia sembra essere già segnato. Già in quell’anno i dati di Nokia sono inferiori a quelli di iPhone e Android sommati insieme, anche se di poco. Il 2011 vede Android ed iOS superare abbondantemente Nokia, che inizia a calare, iniziando la sua discesa verso l’irrilevanza in quello stesso settore che aveva dominato fino a poco prima, mentre i due principali rivali prendono il controllo del mercato.
Forse la colpa non è totalmente di Elop, Nokia era comunque in ritardo per adeguarsi al mercato. Forse Elop ha semplicemente accelerato la sua inevitabile agonia, ma il nome di Elop, che è anche il manager che ha ceduto Nokia a Microsoft, non potrà mai essere separato dal tramonto di quello che un giorno era il più grande produttore di cellulari al mondo.