Apple Watch sarà disponibile in Italia a partire dal prossimo 26 giugno, compatibile con iPhone 5, iPhone 5c, iPhone 5s, iPhone 6 e iPhone 6 Plus con l’ultima versione di iOS 8. In molti, possessori di questi terminali compatibili, si staranno chiedendo se davvero vale la pena acquistare Apple Watch, o se magari è non è più conveniente acquistare una smartband e abbinarla al proprio iPhone, sebbene si tratti di dispositivi completamente diversi.
Prima di scegliere tra un apple Watch o una smartband è bene capire a cosa serve l’uno, e a cosa l’altro. I bracciali intelligenti, tendenzialmente, sono indirizzati ad un utilizzo sportivo, o comunque hanno lo scopo di monitorare le attività fisiche di chi lo indossa. Le smartband attualmente presenti sul mercato permettono, infatti, di contare i passi effettuati durante l’arco della giornata, i chilometri percorsi, le calorie bruciate e, in alcuni casi, anche di monitorare il battito cardiaco. Inoltre, quasi tutte lpermettono di monitorare il sonno dell’utente, mostrando le ore di sonno profondo, e fornendo dati relativi agli orari in cui si è andati a dormire e quelli in qui ci si è svegliati. Insomma, le smartband sono concepite per essere indossate 24 ore su 24 e per fornire dati sull’attività fisica di chi lo indossa.
Sono davvero tanti i modelli di smartband presenti sul mercato e compatibili con iPhone, con prezzi che variano dai pochi euro a centinaia di euro. Alcune, come ad esempio la Xiaomi Band, non dispongono di display, e tutte le informazioni registrate dovranno essere lette sullo schermo dello smartphone abbinato; altre, come ad esempio Fitbit Charge HR, hanno un piccolo schermo sul quale poter leggere tutti i dati registrati in tempo reale. In quest’ultimo caso, su Fitbit, è anche possibile visualizzare le notifiche delle chiamate in entrata, mentre il Mi Band vibra quando si riceve una telefonata. In ogni caso, su smartband non è possibile leggere, rispondere e, in generale, gestire le notifiche delle app terze parti, come quelle di messaggistica istantanea o le mail. E’ proprio questa, tra le altre, la caratteristica, che più distingue bracciali intelligenti da Apple Watch (o altri smartwatch), sul quale è possibile prendere visione di tutte le notifiche che arrivano su iPhone, leggere SMS, messaggi in arrivo da altre app di messaggistica, potendo anche rispondere grazie a Siri, o per il tramite di risposte predefinite o emoji.
In prima battuta, dunque, chi ha necessità di portare al polso un dispositivo in grado di ripetere sul piccolo display tutte le notifiche in arrivo su iPhone, dovrà optare senza dubbio per Apple Watch, dato che le smartband in commercio non permettono di gestire completamente messaggi, email e altre notifiche in entrata sullo smartphone. Chi, al contrario, vuole avere uno sguardo sui passi compiuti e delle calorie consumate, potrà benissimo scegliere una smartband, anche molto economica.
Chi sceglie Apple Watch, però, non dovrà affatto rinunciare alle funzioni sportive. L’indossabile di Cupertino, infatti, è un ottimo compagno per le attività fisiche giornaliere, e anche per il monitoraggio del sonno. Apple Watch, infatti, ingloba tutte le caratteristiche di una smartband, per ciò che concerne il tracking di attività fisiche: può contare i passi, le calorie bruciate, può tracciare una corsa e può, perfino, leggere il battito cardiaco. Apple Watch è in grado anche di registrare l’attività sportiva vera e propria usando una applicazione specifica. Ovviamente, utilizzare Apple Watch come un tracker sportivo per molte ore al giorno, significa anche tenere attivo in maniera continuativa il sensore per il battito cardicato e questo avrà ripercussioni sulla durata della batteria, che potrebbe ridursi drasticamente, e non arrivare così nemmeno a sera. Per questo, coloro che necessitano di un accessorio quasi esclusivamente dedicato allo sport, farebbero bene a volgere l’attenzione su una smartband, la cui autonomia varia da parecchi giorni, come il Fitbit Charge HR, al mese di utilizzo intenso, come la Mi Band.
Cosa scegliere: Apple Watch o smartband?
Tirando le somme di quanto scritto fin ora, è facile comprendere che Apple Watch e smartband risultano accessori completamente differenti, anche se in alcuni casi i due dispositivi si sovrappongono quanto a funzioni. Apple Watch ha il pregio di consentire all’utente di gestire completamente tutte le notifiche in arrivo sullo smartphone, potendo rispondere a mail, chiamare e messaggi direttamente dal polso, senza dover tirare fuori dalla tasca il proprio iPhone, potendo anche utilizzarlo per tracciare una corsa o i dati fisici.
Le smartband, invece, sono tendenzialmente limitate a quest’ultimo utilizzo, ma offrono senza dubbio una maggiore autonomia e prezzi decisamente inferiori ad Apple Watch. Bastano, infatti, pochi euro per acquistare una Mi Band, che risulta essere un ottimo compagno nel quotidiano, quando si tratta di tenere traccia dei propri spostamenti. In ogni caso, anche quando si sceglie un bracciale intelligente molto più costoso, come Fitbit Charge HR, per avere funzioni avanzate di monitoraggio della frequenza cardiaca, si spenderà sempre meno della metà rispetto al più economico degli Apple Watch, il cui prezzo parte, a quel che ne sappiamo in questo momento (non ci sono ancora comunicazioni ufficiali) da 349 euro. Infine, chi possiede anche dispositivi Android, oltre ad un iPhone, potrà sfruttare una Mi Band, Fitbit Charge e molte altre smartband con ambo i dispositivi, mentre Apple Watch funziona soltanto con iPhone 5, iPhone 5c, iPhone 5s, iPhone 6 e iPhone 6 Plus con l’ultima versione di iOS 8.