Manfrotto Digital Director è stato progettato a Bassano del Grappa, un progetto lungo e complesso sviluppato dall’ideazione fino al packaging in collaborazione con Apple per ottenere la certificazione Made For iPad. È senza dubbio uno dei migliori e originali accessori MFi visti fino a oggi, un risultato che va sottolineato perché si tratta di una idea e di un prodotto italiano.
Ma che cosa fa Manfrotto Digital Director, presentato ufficialmente per la prima volta per il nostro paese a Milano durante un evento al quale Macitynet era presente? Qualche cosa di semplice e in un tempo sofisticato: permette di usare iPad per pilotare tutte le funzioni principali delle fotocamere DSLR Canon e Nikon, con una serie di vantaggi e di funzioni aggiuntive che si estendono a ogni fase del processo di lavoro fotografico, a partire dalle impostazioni di scatto, alla visualizzazione e selezione delle foto realizzate, passando a ritocco e post-produzione, fino ad arrivare alla condivisione.
A prima vista si presenza come un sostegno per iPad, ma basta collegarlo tramite cavo USB-Lightning al tablet della Mela e poi alla DSLR per dimenticare in un istante lo schermo piccolo e angusto della nostra reflex e finalmente gestire messa a fuoco, temperatura colore, regolazione ISO e numerosi altri parametri di scatto sfruttando lo schermo di grandi dimensioni e in altissima risoluzione Retina di iPad Air. Per fare questo Manfrotto Digital Director è costruito intorno ad un processore ARM A8 che gestisce i protocolli di comunicazione tra iOS e la fotocamera, accelera lo streaming video visualizzando su iPad praticamente in tempo reale quello che l’obiettivo della camera sta inquadrando, infine assicura che il download delle foto appena scattate avvenga in tempi super rapidi.
Macitynet ha avuto occasione di sperimentare nel corso della giornata di oggi questo rivoluzionario dispositivo. Costatando che davvero, come dice Manfrotto, funzioni e l’interfaccia dell’app abbinata sono stati sviluppati tenendo conto delle richieste e dei suggerimenti degli appassionati di foto e video. La parte centrale più grande del display mostra l’inquadratura della fotocamera, in basso troviamo i parametri da consultare ma che richiedono meno interventi manuali, invece a destra troviamo tutti i comandi per interventi rapidi di regolazione ISO, tempo di esposizione, diaframma e altri ancora.
Per mettere a fuoco anche i particolari più minuti basta sfruttare lo zoom digitale su iPad, ingrandendo l’area mostrata a schermo e poi con un tap stabilire il punto desiderato di messa a fuoco direttamente su iPad. Una volta premuto il pulsante di scatto, naturalmente anche questo su iPad, la nostra DSLR scatta la foto e in massimo 0,6 secondi, un JPEG in alta risoluzione è trasferito dalla fotocamera sul nostro tablet.
Fino a questo punto abbiamo descritto i vantaggi di Manfrotto Digital Director solo per la fase di scatto. Quando la nostra foto è nella memoria di iPad possiamo assegnare le stelline per classificarla, ritagliare, ruotare ed effettuare altre operazioni basilari di ritocco e post produzione. L’app di Manfrotto non è stata sviluppata per competere con Lightroom e Photoshop, ma per fornire gli strumenti base indispensabili tra cui la regolazione dell’istogramma, regolazione luminosità, il contrasto e l’esposizione, poco di più. Subito dopo lo scatto, l’utente può visionare la foto, mostrarla a colleghi o clienti e, dopo aver applicato le modifiche desiderate, se lo desidera può condividerla al volo via mail, configurare l’app per caricare le immagini su un server FTP oppure inviarla tramite i canali social più famosi.
Nella dettagliata presentazione tenuta da Giovanni Augusti, Paolo Frison e Marco Dicastro di Manfrotto più volte è stata sottolineata l’importanza dell’esclusività del supporto per iPad e della collaborazione con Apple, non solo per ragioni commerciali. Numerosi utenti Mac sono appassionati di fotografia, ma soprattutto l’ecosistema a qualità strettamente monitorata di Cupertino rappresenta un punto di forza per un accessorio di questo tipo. Manfrotto Digital Director è stato realizzato dalla progettazione fino al packaging in collaborazione con la Mela; in questo modo è garantito l’accesso pieno e completo alle prestazioni massime di iPad per la visione in tempo reale delle inquadrature, per la comunicazione con le reflex, per il trasferimento in tempi ridotti delle foto all’app.
Ora Manfrotto Digital Director è un prodotto, un accessorio disponibile in due versioni distinte per iPad Air e Air 2: la parte elettronica che ospita il processore ARM e il collegamento Lightning può essere staccata dal sostegno per iPad, in questo modo se un utente cambia modello di tablet Apple, basta acquistare la cornice a poche decine di euro e conservare la componente intelligente che può essere così riutilizzata e conservata nel tempo. Con i prossimi aggiornamenti si prevede di estendere la compatibilità a reflex e fotocamere di altri costruttori, di realizzare una versione e una cornice per iPad mini e naturalmente di integrare nuove funzionalità dell’app abbinata. Nel tempo Manfrotto Digital Director diventerà molto di più: un ecosistema completo in grado di offrire sempre più funzioni a professionisti e appassionati di foto e video. Per esempio sono in fase di studio funzioni di controllo diretto di slider e sostegni motorizzati per gestire direttamente dall’app anche timelapse e scorrimenti, oppure per gestire (insieme a quanto visto finora) anche le luci di set e studi fotografici, tramite collegamento Bluetooth.
Manfrotto Digital Director , che ha vinto il premio come prodotto più innovativo al Nab 2015, è già disponibile al prezzo di 499 euro: anche se il prezzo può sembrare elevato è in linea con il mercato a cui è rivolto e soprattutto risulta inferiore rispetto agli schermi esterni per reflex che non permettono di pilotare la camera e non svolgono alcuna funzione smart.